I 5 motori auto più affidabili per l’estate

Durante la stagione estiva è ancor più fondamentale prestare attenzione al motore della propria auto. Quali sono quei motori che nemmeno dopo anni di funzionamento e migliaia di chilometri danno problemi? La classifica è stata stilata da Carvago.com, prendendo in esame le vetture al di sotto dei dieci anni di età. Questo è il motivo principale per cui in circolazione non sono più reperibili i vecchi quattro cilindri a benzina, soprattutto Honda e Toyota, senza turbo e iniezione diretta, considerati, a ragione da molti, come i motori più affidabili di tutti i tempi.

Scegliere cinque candidati non è stato semplice e sicuramente non perché manchino motori affidabili, al contrario. Skyactiv-G di Mazda, VW 1.0 TSI oppure il 2.0 TDI Evo 110 kW, PSA 1.6 BlueHDi, Renault 1.6 dCi e decine di altri motori, non sono certo un motivo valido per svegliarsi di notte temendo un guasto meccanico totale. Le versioni più recenti di molte unità che avevano una reputazione storicamente negativa, come il VW 1.2 TSI, il Ford 1.5 EcoBoost o il PSA 1.6 THP, tra gli altri, funzionano invece senza problemi.

Infine, nella panoramica sono state incluse cinque unità ad alto volume molto diverse tra loro, per le quali, date la storia, l’origine o la progettazione, è comprensibile nutrire sulla loro affidabilità preoccupazioni, smentite, però, dalla pratica come del tutto infondate. Ecco la top 5:

Fiat 1.2 e 1.4 Fire (fino al 2020)

I quattro cilindri meccanicamente semplici, la cui progettazione risale alla metà degli anni ’80 o, addirittura sono riusciti a rispettare le norme sulle emissioni fino al 2020. L’unità più piccola, presente nella leggendaria Fiat 500, ha anche il vantaggio, oggigiorno ormai unico, della distanza tra le valvole e il fondo del pistone nel punto morto superiore, anche quando la cinghia di distribuzione si rompe, il motore non “si incontra”. Uno dei pochi motori dell’ultimo decennio che, rispettando le regole di manutenzione di base, durerà più a lungo dell’auto stessa.

Ford 2.0 TDCi

Frutto della collaborazione tra Ford e il gruppo PSA, ha gradualmente generato uno dei diesel più affidabili del mercato. Un altro fattore che ha contribuito alla grande affidabilità dei motori TDCi negli ultimi anni è dovuto al fatto che, per soddisfare la norme sulle emissioni Euro 6.1 nel 2015, non c’è stato bisogno del sistema di riduzione catalitica selettiva a iniezione di AdBlue, rivelatosi il punto debole di quasi tutti i produttori.

Con una corretta manutenzione il motore 2.0 TDCi può tranquillamente funzionare per mezzo milione di chilometri. Ancora più sorprendente il fatto che anche la variante “bi-turbo”possa vantare una robusta affidabilità.

Il motore 2.0 TDCi è presente nei seguenti modelli: Ford C-Max, Focus, Galaxy, Kuga, Mondeo, S-Max.

“Soprattutto durante il periodo estivo è fondamentale non trascurare la manutenzione della vostra auto. I motori odierni tendono a essere più sensibili rispetto a quelli del passato. Il nostro consiglio è di abbreviare l’intervallo di sostituzione dell’olio a dieci-quindicimila chilometri per un uso prevalentemente extraurbano” ha spiegato Antonio Gentile, Country Manager di Carvago per l’Italia.

Renault 1.3 TCe

Renault 1.3 TCe (dal 2019)

Renault ha prestato molta più attenzione invitando anche gli ingegneri di Mercedes-Benz alla sua progettazione. Grazie a un migliore sistema di raffreddamento e a un riscaldamento elettrico supplementare, la nuova unità funziona come un orologio svizzero. Un piacevole bonus aggiuntivo è dato anche dalla trazione davvero inaspettata ai bassi regimi. Uno dei migliori motori di piccole dimensioni attualmente sul mercato.

Toyota 1.8 Hybrid (e praticamente tutte le ibride Toyota e Lexus)

La Prius e le altre Toyota ibride combinano un consumo di carburante miracolosamente basso in città con un’affidabilità eccellente. Ad esempio, la batteria perde parte della sua capacità dopo alcuni anni, quindi il motore a combustione deve lavorare di più e i consumi sono leggermente più elevati, ma raramente si guasta del tutto. Che non si sia trattato di un caso fortuito lo conferma la stessa esperienza fatta con le altre varianti di motore ibrido, comprese le unità più grandi e potenti montate sui modelli di lusso del marchio gemello Lexus.

In quali modelli è presente: Toyota Auris, Corolla, C-HR, Prius

Toyota 1.8 Hybrid powertrain

Volkswagen 2.0 bi-TDI  

Stiamo parlando dell’omonimo successore della serie EA288 con un design molto più robusto. L’abbiamo incluso nella recensione soprattutto a riprova del fatto che anche un’unità tecnica così complessa come un moderno turbodiesel ad alte prestazioni, corredato di tutte le potenziali fonti di problemi, compresi due turbocompressori, può sopportare anni di circolazione intensa sulla corsia di sorpasso delle autostrade tedesche se il proprietario segue le raccomandazioni di manutenzione del produttore.

In questo caso, la chiave è l’intervallo per la sostituzione delle cinghie di distribuzione, che è stato dimezzato rispetto alle versioni più deboli del motore 2.0 TDI. È un peccato che il TDI biturbo sia gradualmente scomparso dalla gamma VW tra il 2020 e il 2021, non potendo più tenere il passo con le norme sulle emissioni sempre più severe.

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Ultima modifica: 14 Luglio 2023