di Giuseppe Tassi
Uno showroorm a cielo aperto. Una città che presta il suo salotto buono al mondo dell’auto. Così Torino si riappropria del Salone perduto e ricuce i fili con un passato glorioso.
Quella studiata dal patron Andrea Levy è una formula perfino più indovinata di quella proposta per cinque anni al Parco del Valentino (dal 2015 al 2019).
Perché qui è l’auto che si cala fra la gente, che diffonde emozione, si fa desiderare, ritrarre, toccare come nei classici saloni di un tempo.
L’ingresso gratuito è gli ampi spazi da ex capitale che Torino concede invogliano il pubblico, lo invitano a partecipare, mentre la città riguadagna il suo rapporto privilegiato con il mondo a quattro ruote.
Lungo il percorso storico e monumentale che da via Roma sfila verso piazza San Carlo, cuore della manifestazione, e piazza Castello un fiume di gente si rovescia per godersi lo spettacolo e ripassare la storia dell’auto dalle carrozze a cavalli ai giorni nostri con la preziosa collaborazione del Mauto, il museo dell’automobile di Torino.
La parata che apre la rassegna è l’emblema di un percorso che passa dall’omnibus a trazione animale alla carrozza sospinta da un trenino a vapore, fino ai bolidi che hanno scritto la storia e alle auto elettriche di oggi.
A Torino una possibilità per tutti
“È il Salone della neutralità tecnologica – dice il ministro Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini – non si schiera con nessuno e offre una possibilità a tutti. Ai motori termici che non possono scomparire nel 2035 senza creare sconquassi all’economia, alla propulsione elettrica e a quella a idrogeno. Presto ci siederemo al tavolo dell’Europa per proporre normative coerenti con questa scelta aperta, non figlia di rigidezze ideologiche“.
Tagliato il nastro, comincia il viaggio fra le auto esposte in tutte le loro declinazioni. 43 espositori (mancano Bmw, Mercedes, gruppo Volkswagen e Volvo) con tutto il meglio della loro produzione.
E poi le macchine da sogno dei grandi designer, le one-off più suggestive, le Formula 1 e la Ferrari due volte vincitrice a Le Mans per richiamare il fascino delle corse.
Per chi lo desidera prove auto con veicoli elettrici su un breve percorso che parte da piazza Carlo Felice.
Un vero e proprio happening a quattro ruote che prenota già il futuro, annunciando l’edizione 2025 con in mezzo il ritorno del MiMo (Milano-Monza) nel giugno prossimo, sempre sotto le Ie insegne di Levy.
La formula di successo è garantita dal solido rapporto con le istituzioni regionali e cittadine, dal concorso massiccio del pubblico e dalla partecipazione delle case che riportano le auto nel cuore di una città simbolo della mobilità italiana.
Anche la ricetta economica è una garanzia con spazi espositivi semplici e modulari, che ogni Casa può cucirsi addosso come desidera e a costi decisamente contenuti per una rassegna di grande impatto mediatico.
Da Torino parte un segnale di vita e di speranza per tutto il mondo automotive. Una scintilla che non può essere dispersa.
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Ultima modifica: 16 Settembre 2024