Volvo XC40 Recharge T5, la prova. Il SUV mette la spina

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Il ’piccolo’ Suv di Volvo si è già fatto la fama di best-seller. Dal debutto, nel settembre 2017 ad oggi, XC40 ha venduto in Italia 21.500 unità di cui 2.500 nei primi due mesi del 2020.

La triade lusso-comfort-prestazioni, garantita dalla casa svedese, si sposa a dimensioni che permettono anche un uso cittadino dell’auto, senza i grandi ingombri delle sorelle maggiori, XC60 e XC90.

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Ecco perché i grandi capi di Volvo hanno deciso di moltiplicare le anime del piccolo Suv, che avrà a breve una versione totalmente elettrica, Recharge, e una ibrida con ricarica alla spina: XC40 Recharge T5 Plug In. È proprio questo il modello al centro di una presentazione via web, come si conviene in tempi di Coronavirus.

Il presidente Michele Crisci, con Bob Lonardi e Gianluca Fabbri disegnano l’identikit di una vettura. Che nasce, come le altre XC40, sulla piattaforma CMA, pensata fin dal progetto per produrre anche modelli elettrificati.

Benzina ed elettrico: spingono entrambe

La scelta del plug in, cioè delle ricarica elettrica alla spina, garantisce un robusto taglio dei consumi (2/2,4 litri per 100 km) e delle emissioni (45/55 g/km). XC40 è anche la prima Volvo con ibrido seriale, in quanto entrambi gli elementi propulsivi (il motore termico e quello elettrico) intervengono sull’asse anteriore.

Volvo XC40 Recharge T5

Nel sistema si sposano un turbo benzina 1.5 a tre cilindri e un propulosre elettrico da 82 cavalli. La potenza complessiva è di 262 cavalli e assicura eccellenti prestazioni con scatto da 0 a 100 orari in 7,3 secondi e 180 chilometri di velocità massima.

Il pacco batteria è sotto il pianale, come nelle versione full electric, e lascia comodi gli interni. Con questa vettura Volvo mira a imprimere una spinta decisiva nella diffusione della tecnologia plug-in hybrid. Che la casa svedese sta applicando all’intera sua gamma.

L’abbonamento all’auto che sostituisce il tradizionale concetto di acquisto

L’obiettivo è portare le varianti plug in hybrid a rappresentare il 16% del totale delle XC40 vendute. Un progetto ambizioso che si fonda anche sulle indicazioni venute dal Care by Volvo, l’innovativa formula di abbonamento all’auto che sostituisce il tradizionale concetto di acquisto. Oltre il 20% di chi ha optato per questa formula ha scelto una Volvo con ricarica alla spina.

Volvo XC40 Recharge T5: come va su strada, quanto consuma ed autonomia elettrica

Il prezzo di partenza sarà di 47.700 euro con la possibilità di accedere agli incentivi. La presentazione online non consente la tradizionale prova di guida. Ma un test effettuato dai driver Volvo ci illumina sulle potenzialità dell’auto.

In modalità solo elettrica XC40 Plug in può percorrere 45 chilometri. Richiede una guida fluida, senza brusche frenate e ripartenze. Ma con lunghe decelerazioni che aiutano la ricarica della batteria da 10,7 KWh.

In un circuito collinare intorno a Bologna, caratterizzato anche da lunghe discese, la XC40 Plug in ha consumato 6 litri per 100 chilometri a batteria scarica e 1,6 litri con il pieno di elettroni.

Anche a corto di energia è riuscita a far meglio dell’identico modello, con motore turbodiesel che ha registrato 7,6 litri per 100 chilometri. La riprova che la guida ibrida è risparmiosa. E ai benefici per l’ambiente si sommano quelli per il portafoglio.

Giuseppe Tassi

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Ultima modifica: 6 Aprile 2020