Si è chiusa la quinta edizione di Verona Legend Cars, la fiera dell’heritage e dell’auto classica. Tantissimi i visitatori della mostra 100 MITI dedicata ai 100 modelli che hanno caratterizzato la storia dell’auto e, di conseguenza, della società.
Davanti agli occhi dei visitatori l’omaggio al primo veicolo con motore a scoppio, alla prima auto circolante in Italia, alle capostipiti delle vetture per famiglie e delle city car, all’evoluzione delle granturismo, del fuoristrada e delle sportive, dalla Lancia Stratos a Lamborghini Countach, per arrivare alle moderne Ferrari GTC 4 Lusso e 500 Abarth.
“Questa mostra – spiega il curatore Luca Gastaldi – è dedicata non ai modelli più belli, ma ai più importanti dal punto di vista tecnologico e sociale. Ogni vettura rappresenta un cambiamento significativo nella storia dell’auto, anche da un punto di vista artistico e culturale”.
100 MITI ha raccolto attorno a sé le migliori energie del mondo Classic. Tra i partner: ACI Storico, Editoriale Domus con Ruoteclassiche, il Museo dell’Auto di Torino e il Museo Nicolis di Verona, l’Agenzia Relazioni Digitali by Mailander, diversi club storici e importanti collezionisti italiani e internazionali.
Grande curiosità per la retrospettiva del Museo Nicolis di Verona dedicata al Marchio Bianchi. Un’esposizione con tre eccezionali pezzi da collezione: la Bianchi S9 Sport del 1935, l’elegante e parsimoniosa moto Bianchina del 1950, la straordinaria bicicletta da corsa “Specialissima Giro d’Italia” del 1961.
Ammirati dai tanti visitatori anche i modelli più belli di club e collezionisti, divisi tra gli stand e i raduni ospitati all’interno del quartiere fieristico. Tra tutti la Fiat 128: un’auto popolare a vasta diffusione capace di introdurre standard rivoluzionari di tecnologia e sicurezza. È stata la prima Fiat a trazione anteriore, con motore in asse rispetto al cambio, sospensioni indipendenti, i primi studi di deformabilità programmata per sterzo e pneumatici in caso di incidente.
La 128 è stata, dopo la 500, un altro dono di Dante Giacosa all’automobilismo. Quando Giorgetto Giugiaro raggiunse negli anni ’70 gli stabilimenti Volkswagen trovò una Fiat 128 completamente smontata: gli ingegneri oltralpe studiavano come funzionasse questa meraviglia tecnologica italiana. Esposto a Verona – a riprova di che macchina fosse la Fiat 128 uscita nel 69 – un esemplare reduce dai 14.500 km del Mongol Rally 2017.
Molto sentita la partecipazione dei Club veronesi, dal Bernardi all’HCC Verona e Veteran Legnago, nonché l’affluenza ai raduni dedicati a Ford Capri, Matra, Citroën XM, Volkswagen Corrado, Alfa 916, Bmw Serie 8 e moltissimi altri modelli amati e conservati da centinaia di custodi-proprietari.
I ricambi originali
Vasta la scelta di ricambi originali: dalle parti meccaniche alle rarissime autoradio degli anni ’50. La visita a Verona Legend Cars ha permesso al pubblico, infine, di scoprire molte altre dimensioni artigianali e artistiche legate al mondo dell’automobile: dai pregiatissimi modellini d’epoca fatti a mano negli anni ’70 ai cimeli automobilistici divenuti oggetti di arredo, fino all’abbigliamento specializzato.
Verona Legend Cars si conferma l’appuntamento che riunisce le diverse anime dell’heritage: la grande cultura dell’auto classica, un grande mercato di modelli storici e la grande partecipazione dei club e degli appassionati ai raduni. Fondamentale il supporto dato in questi anni da partner importanti come Aci Storico, Asi, e i tanti club ed espositori presenti. Da parte degli organizzatori va un ringraziamento particolare a Luca Gastaldi per la realizzazione di una mostra unica come 100 MITI.
Ultima modifica: 13 Maggio 2019