Stop alle auto con motori tradizionali – e endotermici, ovvero a combustione interna, quindi benzina, Diesel, GPL, metano e ibridi -in Europa dal 2035.
E’ ufficiale. L’Unione Europea ha raggiunto un accordo in merito. La decisione è stata confermata da Bruxelles nel corso della seconda e risolutiva riunione del Trilogo UE sulla revisione degli standard di CO2 per auto e furgoni nuovi.
#FitFor55 | 🤝 DEAL! We have just reached a provisional political agreement between the @EUCouncil and the @Europarl_EN on the CO2 emission standards for cars and vans 🚙💨
This is the first agreed proposal from the Fit for 55 package.#EU2022CZ
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— EU2022_CZ (@EU2022_CZ) October 27, 2022
Il commento il commento di Veronica Aneris, direttrice di Transport & Environment Italia
“Era il 1897 quando Rudolf Diesel rivoluzionò l’efficienza della propulsione. Oggi, 125 anni dopo, i decisori politici europei hanno finalmente stabilito che è arrivato il momento di chiudere il capitolo del motore a combustione. Una tecnologia nata nel secolo scorso, inefficiente e inquinante che oggi cede il passo ad una soluzione nettamente migliore: l’auto elettrica”
“A beneficiare di questa decisione saranno il clima, l’ambiente, la salute di cittadine e cittadini. E l’industria automotive europea. La direzione è finalmente chiara. I tempi anche. È ora per l’Europa di dotarsi di una strategia industriale comune ed efficace. Che sia in grado di mantenere alta la competitività del Continente e proteggere la sua forza lavoro”.
Secondo l’accordo maturato ieri sera, i produttori di auto dovranno ridurre le emissioni dei nuovi veicoli del 55% al 2030 (rispetto alle emissioni del 2021), fino a raggiungere il 100% dell’abbattimento di gas serra cinque anni più tardi.
I carburanti sintetici
I legislatori hanno anche deciso di chiedere alla Commissione di trovare un ruolo per gli e-fuels. Destinandoli a quei veicoli che non rientrano nell’ambito di applicazione del regolamento, anche se tale proposta non è vincolante.
Un passaggio epocale
L’accordo passa ora al vaglio dei ministri dell’Ambiente della UE e al Parlamento europeo per la ratifica finale prima di diventare legge.
Da vedere come si adatterà la domanda dei clienti rispetto ad auto più costose e al momento meno affidabili per autonomia e rifornimento.
Ultima modifica: 28 Ottobre 2022