Toyota C-HR plug-in hybrid, prova del Suv a emissioni minime

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Toyota C-HR plug-in hybrid è la versione alla spina del suv-coupé a cinque porte compatto che punta alla massima efficienza con una guida dinamica.

Un’auto dalla doppia anima, virtuosa per l’uso quotidiano e capace di prestazioni notevoli, sulla quale la Casa giapponese punta molto, che si affianca alle motorizzazioni full hybrid, cavallo di battaglia del Costruttore.

Leggi ora: la prova su strada di Toyota C-HR full hybrid di QN Motori

Si tratta di una soluzione nuova per il modello, che affianca le altre versioni PHEV – acronimo di Plug-in Hybrid Electric Vehicle – di Toyota, ovvero RAV4 e Prius.

Toyota C-HR plug-in hybrid mette sul piattato un sistema elettrificato dalla potenza complessiva di 223 cavalli abbinato a una batteria ricaricabile dalla capacità di 13,8 kWh che garantisce una autonomia in elettrico di 66 km.

La migliore della sua categoria, che contribuisce ad abbassare le emissioni di CO2 a 19 g/km.

Numeri notevolissimi, che fanno rientrare nella soglia con bonus maggiori degli incentivi, quella riservata a vetture con emissioni di CO2 da 0 a 20 g/km, ovvero assieme le auto elettriche.

Il prezzo parte da 43.700 euro, per l’allestimento Trend Eco. A salire gli altri Trend, Lounge, Longe Premiere, GR Sport e GR Sport Premiere fino da 51.900 euro.

Toyota C-HR plug-in hybrid Trend Eco rientra negli attuali incentivi (3.000 euro, 5.000 con rottamazione) e beneficia anche del Wehybrid bonus del Marchio (6.750 euro sugli altri allestimenti) che può abbassare il prezzo a 34.950 euro. È disponile a rate da 219 euro al mese o a noleggio da 325.

Quando entreranno in vigore i nuovi incentivi, con un ISEE inferiore ai 30.000 euro il vantaggio, con rottamazione, potrà arrivare fino a 13.750 euro, ovvero sotto quota trentamila.

Rilancia le doti, di qualità complessiva e dotazione, con un completo pacchetto di serie di sistemi di sicurezza e assistenza alla guida, delle altre versioni. E anche la mancanza, unica pecca, delle bocchette di areazione posteriori.

Scarica ora: Toyota C-HR plug-in hybrid, equipaggiamento

In virtù del raggio di azione elettrico concesso dalla batteria, uno dei plus di Toyota C-HR plug-in hybrid consiste nella funzione di geo-fencing che migliora l’efficacia della batteria durante il viaggio, analizzando il percorso pianificato e passando dalla modalità elettrica a quella ibrida durante la guida al di fuori di una zona a basse emissioni, per massimizzare la marcia a zero emissioni quando si entra in una area a traffico limitato.

Toyota C-HR plug-in hybrid, come va

Sulle strade e le colline nei dintorni di Marsiglia ha sciorinato doti peculiari. In 4,36 metri di lunghezza, sempre con un aspetto “allargato”, grazie alle carreggiate più generose rispetto alla prima generazione, ha ribadito il suo DNA ecumenico.

Il brio non manca, la potenza combinata di 223 cavalli, fornita dal motore 2 litri a benzina da 152 cavalli con 190 Nm di coppia e dal propulsore elettrico da 120 kW e 208 Nm, è possente.

L’accelerazione (0-100 in 7,4 secondi) e soprattutto la ripresa sono elevate.

Toyota C-HR PHEV, prova della plug-in a emissioni minime - 37(1)

La differenza di peso rispetto alla versione full hybrid è di 195 kg. I 1.650 chili  per la PHEV contro 1.465 della due litri full hybrid sono “annullati” dagli ammortizzatori con risposta variabile, a vantaggio sia della maneggevolezza sia del comfort di guida.

Scarica ora:Toyota C-HR plug-in hybrid, scheda tecnica

Si tratta di un tecnologia idromeccanica, non elettronica, la frequency sensitive control (FSC), che aumenta lo smorzamento delle oscillazioni alle basse frequenze delle sollecitazioni per offrire un controllo maggiore della scocca, in rollio e beccheggio, oltre a mantenere un migliore gestione in curva.

Alle alte frequenze, la riduzione dello smorzamento contribuisce a migliorare la comodità di marcia.

Preciso anche lo sterzo, completando uno scenario gradevole in tutte le situazioni di guida.

il cambio a variazione continua conferma la sua efficacia in una marcia fluida, facendo sentire la sua voce quando si richiede maggiore potenza.

il sistema ibrido lavora perfettamente con quello elettrico, con formidabile sincronia nei cambi di alimentazione.

Toyota C-HR plug-in hybrid parte sempre in elettrico e la batteria avvicina molto il raggio di azione a zero emissioni  dichiarato di 66 km, rendendola perfetta per gli spostamenti quotidiani, che per un italiano medio sono di circa cinquanta chilometri.

Il sistema è molto efficace e nella modalità di guida ibrida, sfruttando l’accumulatore, si possono raggiungere risultati di grande efficienza: con il serbatoio da 43 litri benzina è possibile avvicinare i 900 km con un pieno.

Chiaro che per la miglior resa, vale per tutte le plug-in hybrid, è meglio caricare la batteria ogni volta che la vettura sta ferma per un po’ di tempo.

L’accumulatore più potente e ricaricabile giocoforza toglie capienza al bagagliaio, che rispetto alla duemila full hybrid scende da 362 a 310 litri. È ricaricabile in 2 ore e 30 minuti da wallbox domestica con connettore da 7,3 kW.

Toyota C-HR plug-in, le foto su strada

Ultima modifica: 18 Marzo 2024

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