Suzuki GSX-R1000, ecco il colore blu MotoGP: come Iannone e Rins

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Suzuki GSX-R1000 è disponibile nella nuova colorazione blu MotoGP. La livrea è ispirata alle GSX-RR ufficiali del Team ECSTAR di Iannone e Rins di MotoGP.  E’ disponibile nello stesso colore anche GSX-R1000R. I prezzi sono rispettivamente 16.690 e 18.990 euro.

Look racing

La parte bassa della carenatura punta sul blu. Le aree a ridosso degli sfoghi per l’aria calda si tingono invece di nero. Così come i pannelli laterali del cupolino. L’elemento di raccordo con il serbatoio riprende il grigio titanio del silenziatore. E poco più sotto la grande scritta Suzuki è abbinata al logo del Team ECSTAR.

Tecnica sopraffina

Al di là degli abbinamenti di colore, la GSX-R1000 vanta tecnologie estremamente raffinate, in parte derivate proprio dalla MotoGP, che ne fanno l’indiscusso punto di riferimento della categoria.

La GSX-R1000 adotta un quattro cilindri Euro 4 che fornisce una potenza di 202 cv e una coppia di 117,6 Nm. Gli ingegneri sono riusciti a ottenere questi valori senza penalizzare l’erogazione ai bassi e ai medi regimi, impiegando soluzioni esclusive come la distribuzione con fasatura variabile delle valvole SR-VVT (Suzuki Racing-Variable Valve Timing).

Retaggio da MotoGP anche nella tecnologia

Questo sistema è ereditato dalla GSX-RR ufficiale. Modifica in modo semplice e puntuale l’alzata e la fasatura delle valvole in funzione del regime del motore. Così facendo permette di combinare un’eccezionale elasticità a basso numero di giri a un allungo impetuoso agli alti. Anche i doppi iniettori S-TFI (Suzuki-Top Feed Injector) e le valvole parzializzatrici dello scarico SET-A (Suzuki Exhaust Tuning-Alpha) contribuiscono a rendere sempre sostanzioso il tiro del motore lungo tutta la curva di erogazione.

In ogni fase della guida il pilota può selezionare una delle tre modalità di guida. Disponibili utilizzando il Suzuki Drive Mode Selector (S-DMS), per modulare la risposta del quattro cilindri all’acceleratore. Il comando ride-by-wire si interfaccia anche con il Motion Track TCS (Traction Control System). Che è regolabile su 10 livelli e gestito dalla centralina ECU in base ai dati registrati dalla piattaforma inerziale, che rileva i movimenti della moto sulle sei direzioni dei tre assi spaziali.

L’ABS è di serie e sulla GSX-R1000R lavora anche a moto inclinata, regola la frenata in curva considerando l’angolo di inclinazione della moto. Le sospensioni sono Showa, con una forcella di tipo BPF sulla GSX-R1000 e una BFF sulla 1000R. La R è equipaggiata inoltre di Launch Control, che aiuta a eseguire partenze fulminee. E di Quick Shift bidirezionale, per passare da un rapporto all’altro senza necessità di azionare la frizione.

Per pista e strada

Grazie a tutte queste tecnologie, la Suzuki GSX-R1000 assicura prestazioni eccezionali in pista. Ma nella guida di ogni giorno si mantiene sempre semplice da gestire e ben sfruttabile. Per di più, nell’uso stradale mette anche a disposizione due altri sistemi  molto utili. Il Low RPM Assist, che impedisce al motore di scendere troppo di giri allo stacco della frizione. E il Suzuki Easy Start System, che avvia il motore richiedendo giusto una minima pressione del pulsante di start.

Ultima modifica: 24 Aprile 2018

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