Porsche Mission R, la «missione elettrica» ora punta alla pista. Mission E nel 2015 ha anticipato la Taycan, prima GT stradale a batterie di Porsche, che al Salone di Monaco ha portato Mission R. A sorpresa la Casa di Zuffenhausen ha tirato fuori un coniglio dal cilindro.
Una concept che prefigura soluzioni di serie per i futuri modelli da strada e anche per quelli usati nei combattuti campionati monomarca. Lo stile richiama sia quello dell’eterna 911 sia quello di Taycan.
Molto curata l’aerodinamica, con l’alettone in bella vista, al pari della sostenibilità di molti elementi. Quali: pannelli interni delle portiere, paratia posteriore, sedili, minigonne e diffusore, realizzati in fibre naturali (NFRP) tratte dal lino.
La monoscocca è in fibra di carbonio per contenere il peso complessivo, gravato dalle batterie, che hanno una capacità di 80 kWh, e aumentare il livello di protezione dell’abitacolo.
Mission R è poco più compatta di una 718 Cayman (4,38 metri). Ovvero 432 centimetri di lunghezza, larga 1,99 metri. Soprattutto è decisamente bassa, solo 119 centimetri. Nata per correre, presenta in abitacolo un display posizionato ergonomicamente tra i comandi sul volante che visualizza i dati rilevanti durante la corsa.
Il monitor sopra la colonna dello sterzo mostra le immagini riprese dalle telecamere degli specchietti laterali e dalla telecamera del retrovisore centrale. Uno schermo a sfioramento a destra del sedile può essere utilizzato per richiamare i dati biometrici del pilota.
Trazione integrale elettrica
Mission R è spinta da due motori elettrici. Uno all’anteriore da 435 cavalli, uno al posteriore da 653. La potenza di sistema della trazione integrale elettrica arriva a 1.088 cavalli.
Leggi ora: tutte le news del Salone di Monaco 2021
Ultima modifica: 14 Settembre 2021