Il Leone mostra i nuovi artigli, per un’altra sfida decisiva. La seconda serie della compatta 308 nel 2013 rilanciò le fortune di Peugeot e di PSA, contribuendo all’escalation con Stellantis. Un modello chiave.
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Adesso tocca alla terza generazione, nell’era della elettrificazione, a tenere banco. Sempre con lo stesso obiettivo: tenere alto il livello di qualità, piacere di guida e apprezzamento della clientela. Compito cruciale.
Peugeot 308 nel suo terzo atto resta intatta come dimensioni nella cinque porte, cresce nella versione wagon (ben 4,64 metri) ma punta sempre a rivaleggiare, ad armi pari, con l’inossidabile Volkswagen Golf, la regina d’Europa.
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Mette sul piatto novità di stile e soprattutto tecnologia, rappresentano il cambio di passo del marchio. Esordisce il nuovo logo, con un Leone stilizzato e ben visibile, aggressivo su sfondo nero. Il design esterno segue i nuovi canoni, per calandra, fari a led. Sotto il vestito c’è la piattaforma EMP2, la più importante per il Gruppo: più larga, di cinque centimetri e più bassa di due.
Si mostra decisa, ben piantata a terra. Appena si entra domina l’i-Cockpit, la strumentazione digitale e configurabile distintiva di Peugeot, con la grafica 3D. Affiancata dal display centrale (tutti e due gli schermi sono da 10 pollici) e dal “volantino” (aggiornato e riscaldabile) altra tipicità del Marchio, non adatto a tutte le taglie, ma certo un piacere nella guida sul misto e sullo stretto.
La 308 nel nostro test a Cannes e in Provenza, ha sfoderato un carattere poliedrico, pronta a tutto. La gamma dei motori parte dai 3 cilindri 1.2 benzina con potenza di 110 e 130 cv e con il Diesel quattro cilindri 1.5 sempre da 130 cv.
Nel 2023 anche elettrica
Il cambio è manuale o automatico per le due versioni più potenti: nel 2023 arriverà la versioneal 100% elettrica. Al momento le top di gamma sono le ibride ricaricabili (plug-in hybrid) che associano al motore a benzina un propulsore elettrico da 81 kW e una batteria da 12,4 kWh di capacità. Due i livelli di potenza di sistema: 180 o 225 cv.
Come vanno le ibride plug-in
Garantiscono una autonomia elettrica dichiarata rispettivamente di 59 e 60 km. Gli accumulatori da presa domestica dei ricaricano in 7 ore, da colonnina poco più di tre ore.
Il comportamento dinamico preciso, sintesi tra agilità e comfort. Il peso superiore delle versioni elettrificate – prossimo ai 1.700 kg rispetto ai 1.350/1.400 di benzina e Diesel – è percepibile nei cambi di passo, ma la coppia superiore, 360 Nm, regala accelerazione (0-100 in 7,6 secondi) e riprese decisamente superiori.
Occhio alla batteria
Se si parte sempre con la batteria carica le percorrenze sono molto interessanti (Peugeot dichiara 60 km/litro). In modalità ibrida è facile avvicinare i 20 km/litro. Lo sterzo è pronto, a suo agio nella guida dinamica quanto in quella urbana: il silenzio a bordo è notevole. Una caratteristica che completa uno scenario di alto livello.
Ultima modifica: 5 Ottobre 2021