Un regalo di Natale della Ue per Stellantis, la nuova società che nascerà dall’integrazione tra FCA e PSA.
Ieri, infatti, mantenendo la promessa di pronunciarsi prima della pausa natalizia, la vicepresidente esecutiva della Commissione Ue e capo dell’Antitrust, Margrethe Vestager, ha annunciato il via libera alla fusione tra FCA e la francese PSA. Celebrando così le nozze del quarto gruppo mondiale dell’auto.
Quello dell’Antitrust Ue era l’ultimo ma fondamentale passaggio burocratico necessario. I timori di Bruxelles riguardavano la questione dei veicoli commerciali in nove Stati (tra cui Francia e Italia), dove i due gruppi detengono quote di mercato elevate. E hanno prodotti sovrapponibili con il rischio che la fusione avrebbe potuto portare a prezzi più elevati per i clienti.
Il via libera a Stellantis è legato a due condizioni.
Un’estensione dell’accordo di cooperazione attualmente in vigore tra i francesi e Toyota per i piccoli veicoli commerciali, in base al quale Psa produce mezzi venduti da Toyota con il marchio giapponese principalmente nella Ue.
Inoltre Fca e Psa hanno offerto una modifica degli accordi di riparazione e manutenzione «per facilitare l’accesso dei concorrenti» alle rispettive reti.
In seguito a queste due condizioni accettate, quindi, non esistono più problemi di concorrenza e Vestager ha spiegato che «possiamo approvare la fusione di Fca e Psa perché i loro impegni faciliteranno l’ingresso e l’espansione nel mercato dei piccoli furgoni».
Negli altri mercati in cui sono attive le due case automobilistiche «la concorrenza rimarrà vivace dopo la fusione».
Il 4 gennaio le assemblee degli azionisti
Il disco verde di Bruxelles è stato accolto «con grande favore» da FCA e PSA che in una nota hanno ricordato che il 4 gennaio le assemblee degli azionisti (in modo separato e a porte chiuse per il Covid) saranno chiamate ad approvare la fusione. Che dovrebbe avvenire entro la fine del primo trimestre 2021.
Nascerà così Stellantis, quotata a Milano, Parigi e New York. Il gruppo vedrà la holding degli Agnelli Exor primo azionista (14,4%). Seguito dalla famiglia Peugeot (7,2%) e dallo Stato francese (6,2%).
Il nuovo gruppo, con 8,7 milioni di auto vendute e quasi 200 miliardi di ricavi, vedrà come ad l’attuale ceo di Psa, Carlos Tavares, e presidente John Elkann.
Achille Perego
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Ultima modifica: 22 Dicembre 2020