Nissan Juke Hybrid Rally Tribute, prima versione elettrificata del crossover

Nissan Juke Hybrid Rally Tribute, da concept a serie speciale. Per questa inedita versione è stato scelto il motore che eroga una potenza di 94 cavalli e una coppia di 148 Nm. Il propulsore elettrico , ha una potenza di 49 CV e una coppia di 205 Nm.

C’è anche uno starter/generatore, ovvero un piccolo motore elettrico da 15kW e una batteria raffreddata a liquido da 1,2kWh. Le prestazioni crescono del 25% rispetto alla versione a benzina, con una riduzione dei consumi di circa il 40% nel ciclo urbano e fino al 20% nel ciclo combinato

Nissan JUKE Hybrid Rally Tribute

Cambio automatico multi-mode

Anche la trasmissione è quella della versione di serie. Si tratta dell’innovativo cambio multi-mode che permette di scaricare a terra la potenza con linearità e prontezza, per una guida piacevole in ogni situazione. I rapporti sono in tutto 6, le prime 2 marce in elettrico e le successive 4 in modalità termica. Nell’accoppiamento con il motore termico non ci sono né frizione e né sincronizzatori, cosa che riduce gli attriti e rende la guida molto più fluida.

Il cambio è controllato da un algoritmo avanzato che gestisce i punti di cambiata, la rigenerazione della batteria e l’architettura serie-parallelo in modo rapido e automatico in base alla potenza richiesta.

Juke Hybrid Rally Tribute ispirata ai rally raid

Come il concept Gripz presentato al Motorshow di Francoforte nel 2015, che anticipava Juke, i dettagli di design della versione Rally sono ripresi dall’iconico modello 240Z, autore di grandi successi nelle competizioni rallistiche di oltre cinquant’anni fa.

Le modifiche esterne più evidenti riguardano i passaruota maggiorati per accogliere gli speciali pneumatici off-road e le luci aggiuntive montate sul cofano e sul tetto.

Il cofano nero, i cerchi maggiorati, i loghi vintage e il numero 11 sono un omaggio alla 240Z del 1971, impegnata nell’East African Rally. Le piastre rinforzate sotto le minigonne anteriori e posteriori proteggono il fondo scocca, mentre sospensioni rinforzate a corsa lunga e pneumatici da 265/70 R16 permettono a Juke Hybrid Rally di muoversi agilmente anche sullo sterrato più impegnativo.

L’interno è stato modificato con l’aggiunta di un roll bar per conferire maggiore rigidità al corpo vettura e protezione a pilota e co-pilota. I sedili anteriori sono di tipo sportivo con cinture a quattro punti di ancoraggio, mentre i sedili posteriori sono stati rimossi per fare spazio alle ruote di scorta.

Come previsto dal progetto Juke Hybrid Rally Tribute e in linea con il desiderio di vivere il divertimento del rally all’insegna della massima sostenibilità ambientale, il propulsore di questo veicolo è alimentato da biocarburanti (e biocarburanti e-fluid) forniti da Shell, partner di Nissan per l’East African Rally del 1971.

Nissan nell’East African Safari Rally

La leggendaria 240Z, che nel 1971 si aggiudicò la vittoria nell’estenuante East African Safari Rally, era guidata da Edgar Herrmann con il navigatore Hans Schüller. Il rally fu un successo clamoroso per il marchio, con le altre due 240Z in gara che ottennero la seconda e settima posizione. Questa rappresentò la seconda vittoria consecutiva del marchio nel rally.

La 240Z era spinta da un motore a sei cilindri in linea da 2,4 litri da 210 CV, a trazione posteriore. L’auto che vinse è stata restaurata nel 2013 e fa parte della collezione Nissan che si trova a Zama, vicino alla sede centrale Nissan nella prefettura di Kanagawa in Giappone.

Leggi ora: Nissan Ariya, prova su strada. Il suv elettrico stupisce

Ultima modifica: 18 Maggio 2022

In questo articolo