Un Festival dell’auto nell’era Coronavirus può essere solo virtuale.  Ma la Motor Valley Fest, che si chiude oggi sul web fra Modena e il resto del mondo, ha il sapore di un vero e proprio rilancio per il settore dell’automotive.
Scelta coraggiosa quella degli organizzatori (Regione Emilia Romagna in prima fila) di far vivere la rassegna, a dispetto dei tempi calamitosi. Per quattro giorni i grandi nomi della Motor Valley (Louis Camilleri, Claudio e Stefano Domenicali, Harald Wester, Horacio Pagani, Andrea Pontremoli) si sono confrontati sui temi chiave del settore. Disegnando strategie capaci di scavalcare l’onda maligna del Coronavirus.
Leggi anche: MVF digital 2020, il convegno inaugurale
Tavole rotonde, ospiti di spicco, come il ministro dei Trasporti Paola De Micheli, e poi spazio alle start up, che sono l’oro verde del comparto automobilistico.
In più un progetto di promozione del territorio che ha spaziato dalla visita virtuale ai musei del motore (Ferrari, Ducati, Lamborghini) all’intero territorio. Con le sue eccellenze turistiche e gastronomiche.
Una missione fondamentale, per i motori e l’Emilia Romagna
Insomma, anche nel mondo virtuale, la Motor Valley Fest ha rispettato la sua missione. Quella di tenere viva l’attenzione degli appassionati del motore. E di valorizzare un territorio ricco di proposte culturali.
Il futuro di MVF
In attesa che il crepuscolo del virus lasci campo aperto a un vero Festival open air. Destinato a un pubblico, reale, capace di far rivivere, in altra forma, i fasti del Motor Show.
Un segnale di vita importante che si riannoda anche all’annunciato Expomove, la prima fiera italiana della mobilità sostenibile, che si terrà alla Leopolda di Firenze dall’8 al 10 ottobre. Un altro appuntamento che fa rima con speranza e con futuro.
Giuseppe Tassi
Leggi anche: Motor Valley Fest 2020, gli eventi e le informazioni
Ultima modifica: 17 Maggio 2020