Non c’è posto più adatto di Stoccolma, con la sua vocazione verde e un’impronta da capitale dal volto umano, per presentare il primo modello elettrico di Mercedes. Anzi il capostipite del marchio EQ, destinato ad aprire una strada che porta alla diffusione su larga scala delle vetture a impatto zero.
Il grande capo di Mercedes Benz, Dieter Zeitsche, sorride sotto i baffi asburgici quando toglie il velo a EQC. E annuncia investimenti di 10 miliardi di euro per i nuovi prodotti elettrici e oltre 1 miliardo per la produzione di batterie.
Non è un mistero che entro il 2025 Mercedes preveda che il 25% delle auto della Stella commercializzate nel mondo sarà a propulsione elettrica. Intanto nella quiete di Artipelag, fra le isolette che incorniciano il centro della capitale svedese entra in scena EQC, un crossover di 4,7 metri costruito sulla stessa piattaforma di Classe C nella fabbrica di Brema. Sarà la città tedesca la sua culla naturale, in attesa che altri quattro stabilimenti (due in Germania, uno in Cina e uno negli Stati Uniti) si dividano la produzione dei futuri veicoli elettrici della Stella.
Trazione integrale, 400 cavalli e 450 km di autonomia
Con un’altezza che è a metà fra un suv e un’auto sportiva, EQC si garantisce una linea mordida e filante. La grande batteria è collocata sul pianale e non sottrae spazio ai comodi interni. La catena cinematica è impostata su due motori elettrici. Uno anteriore e uno posteriore per una potenza complessiva di 300 kw (oltre 400 cavalli) che, di fatto, producono una trazione integrale.
650 chili di batterie
Una spinta necessaria per il notevole peso del crossover (2.500 kg, di cui 650 di batteria). La velocità massima è di 180 km, l’accelerazione da 0 a 100 si compie in 5,1 secondi. Comfort e prestazioni di ottimo livello sono figli della tradizione Mercedes. E l’automomia dichiarata di 450 chilometri è in linea con i migliori prodotti elettrici già sul mercato.
Sguardo … Black Panel
Il design ricalca quello tradizionale della casa di Stoccarda. Ma allunga la linea del tetto e abbassa quella di cintura. Il posteriore mostra una vocazione da coupé con una decisa protuberanza del tetto. La cifra più significativa è quella del frontale, denominata Black Panel. La maschera del radiatore (con feritoie aperte), la grande stella e i fari anteriori sono incorniciati da una grande cornice nera che li trasforma in un unico blocco. La parte superiore del Black Panel è costruita da fibre ottiche che creano una fascia luminosa continua, incorniciando il muso dell’auto.
MBUX evoluto a bordo
La pancia riprende il design lanciato dalla nuova Classe A. Con un grande touchscreen orizzontale che abbraccia buona parte del cruscotto. Cancellando ogni tipo di pulsante, perché il dialogo con la vettura avviene attraverso lo schermo.
Un ruolo chiave nella dimensione avveniristica di EQC lo gioca il sistema MBUX evoluto. Che permette un dialogo diretto con l’auto, pronta a rispondere vocalmente ad ogni richiesta del conducente. Dalla stazione di rifornimento più vicino al numero degli abitanti dell’Islanda.
EQC, prezzo vicino agli 80.000 euro
Il sistema di recupero dell’energia può essere modulato dalle palette poste la fianco del volante. Mentre l’applicazione «Mercedes me» consente di verificare la distanza delle stazioni di rifornimento.
Le funzioni di preriscaldamento dell’auto e di programmazione del viaggio (soste per la ricarica comprese) sono possibili anche grazie allo smartphone. EQC arriverà sul mercato italiano a metà del 2019. Il prezzo non è stato comunicato ma dovrebbe aggirarsi intorno agli 80 mila euro.
Giuseppe Tassi
Ultima modifica: 7 Settembre 2018