Nel febbraio 2025, il mercato italiano dell’auto ha subito una contrazione. Le immatricolazioni sono diminuite del 6,3% rispetto al febbraio 2024. Questo calo evidenzia una fase di difficoltà per il settore.
Nel complesso, nei primi due mesi del 2025, le immatricolazioni hanno visto un regresso del 6,1% rispetto all’anno precedente. La flessione raggiunge il 14,9% se confrontata con i livelli pre-crisi del 2019. Le previsioni per i prossimi mesi non appaiono incoraggianti.
Scarica ora: mercato auto italiano, immatricolazioni per Marchio

Secondo un sondaggio del Centro Studi Promotor, un elevato numero di concessionari ha segnalato una scarsa acquisizione di ordini e una ridotta affluenza di visitatori nei saloni. I principali ostacoli sono “l’incertezza per la transizione energetica” e “i prezzi decisamente elevati”.
Preoccupazioni per il futuro
Massimo Artusi, Presidente di Federauto, ha dichiarato: “Mentre l’Europa cincischia, il mercato crolla“. Artusi sottolinea come il calo delle immatricolazioni sia una “chiara reazione al clima di confusione e di incertezza che si sta creando attorno all’Automotive”. Ciò è dovuto alle notizie provenienti da Bruxelles sulle possibili evoluzioni in tema di emissioni degli autoveicoli.

Artusi critica l’orientamento tecnologico non neutrale dell’Action Plan europeo. Lamenta la mancanza di soluzioni efficaci per il sistema di penalità a carico dei costruttori dal 2025. “Rispondere ai target e alle scadenze “sfidanti” – ma in realtà irrealistiche – poste dalla Commissione europea significa cincischiare sull’orlo dell’abisso”.
La flessione coinvolge principalmente i privati, con un calo del 10,83% a febbraio. Le auto a benzina e diesel registrano diminuzioni significative, rispettivamente del 21,26% e del 35,81%. Crescono invece le immatricolazioni di auto elettriche (+39,58%).

Transizione energetica incerta
Gian Primo Quagliano mette in guardia contro il rischio di danneggiare l’industria automobilistica europea. “Stupisce che l’Unione Europea non percepisca l’assoluta necessità di non demolire la sua industria dell’auto“. Ciò avviene “quando l’economia europea deve far fronte ai colossali investimenti indispensabili per la difesa comune“.
Quagliano si interroga sull’opportunità di mettere a repentaglio un settore così importante per ottenere una riduzione limitata delle emissioni globali di CO2. Questo avviene “mentre nulla o poco si fa per ridurre l’impatto di molti altri gas serra“. La transizione verso l’auto elettrica sta incontrando difficoltà, nonostante le campagne di incentivazione.
Sembra che i vertici dell’Unione Europea intendano rendere la transizione ancora più difficile per l’industria automobilistica. Questo avviene “senza nessuna apertura sulla questione della neutralità tecnologica”. La Commissione intende proseguire con la sua impostazione politica, “costi quel che costi“.
Mercato auto Italia a febbraio 2025 in pillole:
- Immatricolazioni auto febbraio 2025: -6,3% rispetto a febbraio 2024
- Immatricolazioni auto primi due mesi 2025: -6,1% rispetto al 2024
- Flessione rispetto ai livelli pre-crisi (2019): -14,9%
- Variazione immatricolazioni privati a febbraio: -10,83%
- Vendite auto benzina: -21,26%
- Vendite auto diesel: -35,81%
- Vendite auto elettriche: +39,58%
Leggi ora: le news motori
Ultima modifica: 3 Marzo 2025


