Maserati ibrida, a Modena il futuro è tracciato. Motor Valley Fest, inaugurato nella città emiliana con un convegno sul futuro della mobilità e proseguito con grande impeto, segna già il suo primo successo. John Elkann, numero uno di FCA, riafferma la centralità di questa fetta d’Italia per i futuri destini dell’auto.
Se il trisnonno Giovanni (che nel 1899 fondò la Fiat) si ispirò all’operosità di questa terra dopo aver frequentato l’Accademia Militare di Modena, la FCA di oggi, erede globale del glorioso marchio italiano, rinnova il suo impegno sul territorio. Non solo con la massiccia partecipazione alla Motor Valley Fest dei suoi brand nobili. Ma soprattutto con gli impegni proiettati sul futuro.
Il calo di vendite di Maserati aveva fatto ipotizzare tagli dolorosi alla produzione del marchio del Tridente, nato in una officina bolognese e poi trasferito sotto la Ghirlandina.
E invece è proprio John Elkann a rilanciare con decisione il brand-gioiello che da anni ha scelto Modena come seconda patria. «Maserati e Modena hanno un legame storico, vivono un grande presente. E avranno ancora un futuro in questo territorio, che per noi è cruciale».
Maserati ibrida nel 2020
Parole chiare che rassicurano sindacati e maestranze anche perché sono collegate a un progetto ambizioso. La produzione, nel 2020, di un nuovo modello di gamma altissima proprio nello stabilimento storico del Tridente.
Elkann non aggiunge particolari ma le suggestioni sono forti e indicano due direzioni precise. Un’auto ibrida ad alte prestazioni che potrebbe avere il vestito nobile e suggestivo del concept Alfieri.
Alfieri, la GT del futuro prossimo
Questo prototipo, che porta il nome di uno dei fondatori del brand, fu presentato al Salone di Ginevra del 2014. Ottenendo grandi consensi. Ma fino ad oggi non ha trovato espressione in un modello di serie.
L’Alfieri si prefigura come una coupé 2+2 all’italiana. Che riporta in auge la storica tradizione del marchio modenese nel settore delle Gran Turismo, ricongiungendosi a icone sportive della casa come la 3500 GT del 1957, la 5000 GT del 1959 e la Indy del 1969. Se questa fosse davvero la pista del futuro, Maserati avrebbe in canna un colpo vincente.
Giuseppe Tassi
Ultima modifica: 20 Maggio 2019