Maserati e Alfa Romeo, dopo 10 anni sinergia italiana per un futuro di lusso?

Maserati guarda avanti, con uno sguardo fermo sul passato e potrebbe incrociarsi ancora con Alfa Romeo. A rafforzarne il valore ci pensa Jean-Philippe Imparato, responsabile Europa di Stellantis, che ha ribadito l’impegno del Gruppo verso il Tridente. “Vogliamo mantenere Modena e Maserati”, ha dichiarato con decisione Imparato, a margine degli Stati Generali dell’Energia.

L’obiettivo è ambizioso: rilanciare il marchio modenese senza snaturarlo, costruendo una sinergia strategica con Alfa Romeo, che possa rafforzare entrambe le anime dell’automotive italiano.

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“Un piano per Maserati, ma serve tempo”

Reduce da un incontro operativo a Modena con Santo Ficili, COO di Maserati, Imparato ha trovato un team “animato da forte energia” e capace di creare “automobili di grande pregio”. “Dobbiamo fare un piano per Maserati, ma ho bisogno di un po’ di tempo”, ha spiegato il manager.

Il futuro del marchio passa da un’elettrificazione misurata: la batteria non sarà “l’unica via”, soprattutto per una Casa che ha costruito il suo prestigio su motori emozionali e design sartoriale.

La produzione dovrà rimanere radicata a Modena, elemento imprescindibile per conservare l’anima del brand.

L’identità al centro: sinergia o rischio fusione?

Le parole di Imparato sono risuonate anche in Parlamento, dove la questione Maserati è considerata di rilevanza nazionale. L’idea di unire maggiormente Maserati e Alfa Romeo ha riacceso il dibattito sulla loro identità distinta.

Mi piacerebbe che Alfa e Maserati lavorassero più vicine, come dieci anni fa”, ha dichiarato Imparato.

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Ma il timore è chiaro: che l’eccellenza esclusiva di Maserati venga diluita nel nome della razionalizzazione industriale. D’altra parte, anche Sergio Marchionne aveva tentato di creare un “Polo del Lusso” italiano, ma senza arrivare in meta.

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Alfa Romeo e Maserati: due anime, un’eredità condivisa

Alfa Romeo rappresenta la sportività accessibile, pensata per il piacere quotidiano di guida. Maserati incarna invece il lusso personalizzato, l’artigianalità, le performance su misura. Due storie differenti, con un’origine comune, quella dell’eccellenza meccanica italiana.

Il rischio? Perdere l’unicità in nome dell’efficienza. La sfida? Integrare sinergie senza compromettere l’anima.

Un futuro condiviso, ma senza rinunciare alla cultura

In un’epoca di transizione tecnologica ed elettrificazione, i grandi gruppi necessitano di strategie comuni, piattaforme condivise e ottimizzazione dei costi. Tuttavia, ogni marchio deve conservare la propria voce.

Ogni Maserati è fatta di cultura modenese: V6 su misura, pelle cucita a mano, performance autentiche”, ha ricordato Imparato.

Alfa Romeo, dal canto suo, continua a voler accendere il “Cuore sportivo” di chi si mette al volante.  Il futuro si gioca su questo equilibrio: innovare senza cancellare, unire senza omologare.

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Ultima modifica: 9 Luglio 2025