La spina dorsale della madre di tutte le autostrade va in sala operatoria per dodici ore dividendo in due il centro Italia e spaccando di fatto la circolazione nel primo fine settimana delle ripartenza delle vacanze post pandemia. Sulla Autosole Milano-Napoli, dalle 19 di sabato alle 7 di domenica sarà chiuso il tratto tra Firenze Sud e Incisa-Reggello, in entrambe le direzioni, verso Roma e verso Firenze.
I cantieri sono necessari a traffico chiuso per la realizzazione della terza corsia. Operai al lavoro, spiegano da Autostrade per l’Italia, con ampio spiegamento di forze e di squadre in campo nelle due carreggiate per portare a termine un maxi cantiere che va avanti da anni tra «stop and go», proteste, ricorsi, ora ci siamo, però. Per la sicurezza degli operatori e degli automobilisti gli interventi non possono essere eseguiti con circolazione «attiva»: da ciò lo stop per tutta la nottata fino all’alba. Autostrade per l’Italia ha prediposto percorsi alternativi con uscite obbligatorie e gimkane verso la viabilità ordinaria per poi tornare sull’anello autostradale, la vera tangenziale fiorentina. È un’estate difficile sull’A1: lo sanno bene auto, camion e tir, moto.
Da alcuni giorni sempre nel tratto fiorentino tra Firenze sud e Scandicci, verso Bologna, sono ripresi i lavori nelle gallerie Pozzolatico, Brancolano, Lastrone e Melarancio con percorribilità su due corsie. Interventi di manutezione per garantire la sicurezza non rinviabili. Si andrà avanti a lungo perché fino al 31 agosto la stazione di Firenze Impruneta sarà chiusa in entrata in direzione nord ed in uscita per chi proviene da Roma. L’avvio dei lavori ha provocato il caos totale sia in A1 che in gran parte di Firenze: stop di tre giorni ai cantieri poi una ripartenza mirata con vigili prima dei caselli e deviazioni ben visibili. Insomma code sotto il solleone della prima estate di ripartenza col vaccino: il traffico pesante sul tratto fiorentino dell’Autosole è sempre massiccio, giorno e notte così come la circolazione sia di auto sia di pendolari a medio e lungo raggio.
Per non parlare del tratto tra Calenzano e la variante di Valico, scenario di rallentamenti, un vero e proprio imbuto ancora non risolto. La terza corsia autostradale invece, spiegano da Autostrade, i cui lavori sono agli sgoccioli tra Incisa e Firenze sud, sarà l’atteso toccasana per cancellare definitivamente un altro percorso accidentato. La Toscana fa i conti non solo con l’A1, ma anche con altre grandi strade precarie come la Firenze-Pisa-Livorno e la «superstrada» Firenze-Siena.
Le proteste
I sindaci dei comuni che si affacciano lungo la direttrice tra Firenze e il Tirreno hanno scritto a tutti (governatore e ministro), hanno protestano, si sono mobilitati. Sui social è nata anche la pagina «i disperati della Fi-Pi-Li», una sorta di auto-aiuto on line. La Fi-Pi-Li, due corsie per carreggiata, con numeri record di traffico e di incidenti (uno ogni 40 ore) è franata tra Firenze ed Empoli con una carreggiata inutilizzabile. Polemiche e ritardi. La Regione è intervenuta con quattro milioni sull’asfalto, la Città metropolitana (ex Provincia di Firenze) che gestisce tutta la manutenzione, chiede cantieri senza bando, da fare in somma urgenza. La Lega polemizza e chiede un commissario straordinario.
Ultima modifica: 1 Luglio 2021