La Lamborghini Urus, il Super SUV di Sant’Agata Bolognese da 650 cavalli sarà presentata il 4 dicembre. Chi può anticiparci e raccontarci meglio di design della vettura di Mitja Borkert? Nessuno, perché Borkert è il capo del design di Lambo è sempre inconfondibile e  Urus mantiene la forte impronta della Casa del Toro. In meno di due minuti il designer esprime la sua filosofia e il retaggio a cui ha attinto.
L’ispirazione è tratta da due modelli. La sportiva Countach, icona sportiva degli anni ’70/’80 e la LM002, la madre di tutti i SUV iper potenti. Il frontale ha un profilo basso che risale verso il cofano, sotto cui si cela il motore V8 biturbo. Il posteriore è vigoroso, dalle linee scolpite, ed esprime un nuovo livello di potenza e prestazioni.
Born in Sant’Agata Bolognese
Una linea dal forte accento dinamico corre lungo le fiancate della Urus dando completezza a un’architettura perfetta. Linee diagonali sul cofano anteriore e sul lunotto posteriore richiamano quelle della Countach. I passaruota esagonali sono un’eredità della LM002, il primo SUV a marchio Lamborghini. Una piccola maschera di ventilazione triangolare, anch’essa derivata dalla LM002, è presente sul fianco della Urus ed è decorata con i colori della bandiera italiana, per sottolineare l’origine italiana del Super SUV Urus di Lamborghini. Più precisamente l’origine di Sant’Agata Bolognese.

Ultima modifica: 1 Dicembre 2017