Jeep Gladiator, al Salone di Los Angeles è stato presentato il pick-up del Marchio più arrembante di FCA. Per Jeep si tratta di un ritorno su una categoria di auto strategica.
Il pick-up non è più un mezzo da lavoro, ma da decenni è la vettura più apprezzata e venduta sul mercato americano. E non è finita qui, dal 2020 Gladiator sarà venduto anche in tutta Europa, Italia compresa.
Ovviamente Gladiator deriva dalla nuova Wrangler. E presenta una dotazione di tutto rispetto, che permette di affrontare il fuoristrada più impegnativo. Ovvero la trazione integrale Jeep, con il sistema Command Trac sulle versioni Sport e Overland e Rock-Trac sulla Rubicon.
E in aggiunta gli speciali assali Dana 44 con sistema Tru-Lock a controllo elettronico. E ancora il differenziale autobloccante Trac-Lok, barre antirollio scollegabili e pneumatici da 33″. Un pacchetto da vera specialista. Capace di affrontare guadi fino a 76 centimetri.
Wrangler, la prova su strada di QN Motori
L’allestimento Rubicon poi resta speciale. Grazie anche possibilità di poggiare il parabrezza sul cofano anteriore, come le mitiche Willys. O di smontare le portiere e di scoperchiare il tetto in tela.
Gli stilemi sono quelli di Wrangler, con il plus del “cassone”. Telaio più lungo di 780 millimetri, capacità di carico utile di 725 kg, capacità di traino fino a 3.470 kg. Doti speciali, con accessori dedicati ad ogni attività all’aperto, dal tempo libero al lavoro. Come la presa da 400 W.
Sotto il cofano, poderosi V6 benzina e Diesel
Gli interni riprendono quelli di Wrangler, con display per strumentazione e infotaiment. Su Wrangler la telecamera frontale “anticipa” gli eventuali ostacoli. Il motore per adesso è il V6 benzina da 285 cavalli e 352 Nm di coppia, abbinabile a cambio manuale a sei rapporti o automatico a otto marce. Nel 2020 arriverà anche la più efficiente, ed “europea” V6 Diesel, un 3 litri da 260 cavalli e 600 Nm di coppia, con cambio automatico a otto marce.
Ultima modifica: 28 Novembre 2018