Quello che va a chiudersi sarà un agosto caldissimo per il mondo dell’auto: un mese del tutto anomalo nel mezzo di un anno segnato dal Covid e dalla paura.
Oltre all’Ecobonus per l’acquisto di auto elettriche ed ibride plug-in, già in vigore dal primo agosto al 31 dicembre, saranno disponibili gli incentivi per l’acquisto di vetture nuove con emissioni tra 61 e 110 g/km di CO2.
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Si può usufruire del sostegno statale con o senza rottamazione: il contributo va da 3.500 a 1.750 euro per l’acquisto di un Euro 6 «di ultima generazione».
Questo scenario ha scatenato una vera e propria corsa al cambio dell’auto. E molti concessionari hanno deciso di restare aperti anche per tutto il mese di agosto per rilanciare le vendite. E consolidare il trend positivo del dopo lockdown.
Il vero problema è che gli incentivi statali finiranno in fretta. I 500 milioni di euro stanziati dal governo rischiano di esaurirsi velocemente.
Ma per non fermare questo slancio positivo, per mantenere il ciclo virtuoso che porta all’acquisto di auto meno inquinanti, bisogna che le case automobilistiche rinnovino il loro impegno.
Gli incentivi dei produttori auto
Molte hanno previsto incentivi a carico proprio che oscillano fra i 2 mila e i 6 mila euro. Operazioni economiche importanti e onerose, che però non vanno abbandonate.
Prezzo e qualità sono le sole strade per convincere il consumatore a cambiare l’auto. Per questo è fondamentale che accanto alla cascata di nuovi modelli ci sia la volontà politica di mantenere sotto controllo i listini.
E’ l’unico modo per lanciare un messaggio di speranza e di fiducia ai clienti vecchi e nuovi.
Giuseppe Tassi
Ultima modifica: 24 Agosto 2020