General Motors ha ideato Maven, la nuova piattaforma per affittare la propria auto in una community; ecco di cosa si tratta.
Il gruppo General Motors ha recentemente deciso di compiere un passo importante per quanto riguarda la mobilità . Grazie all’ideazione della nuova piattaforma Maven ideata dal gruppo, è nata una community che dà la possibilità di mettere a disposizione la propria auto ad altri utenti.
La mobilità del futuro, oltre a puntare sul concetto di sostenibilità , attraverso la diffusione dei modelli elettrici a emissioni zero, focalizza le proprie attenzioni anche sul concetto di autonomia, attraverso lo sviluppo della mobilità condivisa. Le case automobilistiche stanno sempre più dando vita a delle nuove ed innovative comunità digitali, prendendo ad esempio realtà come Airbnb.
Seguendo la linea di Airbnb, General Motors sta realizzando la sua nuova piattaforma digitale; questa comprenderà macchine di proprietà che vanno noleggiate quando non vengono utilizzate dai legittimi proprietari. Questo è il concetto del funzionamento della nuova piattaforma sviluppata da General Motors. I proprietari di autoveicoli che vorranno beneficiare di questo servizio dovranno inserire il loro annuncio sulla piattaforma Maven, che sta per diventare la divisione ufficiale car sharing di General Motors.
Attraverso questa nuova piattaforma gli autoveicoli potranno essere condivisi ed affittati e i proventi verranno poi divisi tra proprietario del mezzo e casa automobilistica. Diventare provider di mobilità è oggi l’ultima tendenza degli operatori e dei costruttori nel settore automotive. Le case automobilistiche svolgono sempre più attività imprenditoriali differenziate e alternative, che non si limitano più esclusivamente alla progettazione, produzione e commercializzazione di veicoli.
Le aziende automobilistiche si trasformano oggi in vere e proprie società che operano nei servizi della mobilità , pur mantenendo sempre come core business, l’attività di produzione e commercializzazione di veicoli sul mercato internazionale. Rispetto a quella che è la situazione attuale, nella quale Maven già operava nell’affitto di auto a privati esattamente come il servizio Uber, cambierà in futuro – in sostanza – il fatto che le auto affittate saranno di proprietà dei privati (oggi i veicoli condivisi sono di proprietà esclusiva del gruppo General Motors).
L’intervento diretto e il coinvolgimento delle case automobilistiche internazionali nel mercato della mobilità condivisa e del car sharing contribuirà certamente nei prossimi anni a migliorare domanda e offerta dei servizi della mobilità del futuro. I servizi potranno così diventare più efficienti e allo stesso tempo caratterizzati da prezzi più competitivi.
Ultima modifica: 21 Maggio 2018