Ford Ranger Raptor è il re dei pick-up per l’Europa e l’Italia. Ispirato allo strapotente F-150 Raptor, ma con una vocazione più “europea” per dimensioni, design e vocazione.
Mantiene, anzi esalta, doti specialissime in fuoristrada, su qualsiasi terreno, che lo rendono un mezzo di lavoro che sa divertire e stupire. Oltre a essere in grado di arrivare praticamente dappertutto.
F-150 Raptor, la prova di QN Motori
“Built Ford Tough”, compare sul display appena si mette in moto: impossibile sbagliarsi. Ranger Raptor è un pick-up muscolare, sul quale ha messo mano Ford Performance. Sviluppo e design sono stati concepiti in Australia, dove l’offroad l’hanno nel sangue. Si vede e si sente.
Abbiamo provato Ranger Raptor a Essaouira in Marocco. L’antica Mogador affacciata sull’Altantico, dove non mancano roccie, sabbia, dune: terreni accidentati dove il “mezzo” Ford ha mostrato di che pasta è fatto.
Derivato dal Ranger standard, il pick-up più venduto d’Europa, il Raptor aumenta leggermente le dimensioni, 5,40 metri di lunghezza, 2,02 m di larghezza e 1,87 di altezza.
La stazza non penalizza in design. Ford Ranger Raptor è ben proporzionato, muscolare ma non sfacciato, si differenzia dalle altre vetture e soprattutto dagli altri veicoli col cassone. Bellissimo nella livrea Blue Performance.
Il frontale, con la scritta Ford a caratteri cubitali, i nuovi passaruota e numerosi altri dettagli confermano l’esclusività della versione. Che si presenta con doti particolari.
Ranger Raptor, dotato di pneumatici dedicati dallo specialista BF Goodrich, presenta angoli d’attacco (32° anteriore, 24° posteriore) da vero fuoristrada, con un’altezza da terra di ben 28,5 centimetri. Può guadare fino a 85 centimetri. Un carro armato, ma agile e veloce.
Ford Ranger Raptor, un Diesel inesauribile
E’ spinto da un 2 litri bi-turbo Diesel a 213 cavalli, capace di ben 500 Nm di coppia. Un motore compatto per la vettura, ma di fatto inesauribile, abbinato al cambio automatico a dieci marce (quello di Mustang, per intenderci).
Sospensioni da corsa: una dote speciale
La trazione è integrale, con differenziale elettronico bloccabile al posteriore e marce ridotte.Ma soprattutto le sospensioni sono da corsa.
A doppio braccio in alluminio all’anteriore: sono le mitiche Fox Pro, dotate di una “corsa” superiore del 30% delle altre. Che esaltano questo mezzo, realizzato ovviamente su un robusto telaio a longheroni.
Può affrontare qualsiasi strada o sentiero. Specializzato grazie al settaggio dei “Terrain Modes”. Ovvero Normal/Mud/Sand (fango, sabbia), Grass/Gravel/Snow (erba, ghiahia, neve), Sport, Normal e Baja (per la guida di tipo rally nel deserto). Sei modalità, che permettono di arrivare ovunque.
Ranger Raptor sulle dune o sulle rocce è stato sempre facile da portare (con le dovute attenzioni, ci mancherebbe) e anche su strada ha mostrato ottima elasticità. Belle le palette al volante del cambio automatico, di design sportivo, simili a quelle della supercar Ford GT.
La seduta è comoda, a bordo c’è spazio per cinque persone. La dotazione, anche quella hi-tech e di infotainmet, è completa: i comfort ci sono tutti. Una vettura totale, con una massa (2500 kg) importante che mette subito in confidenza. E diverte: a noi ha esaltato, aggiungiamo.
Il prezzo 62.850 euro, è elevato, anche se in pratica è full optional. Gli unici accessori sono i colori esterni, grigio e nero (732 euro), il riscaldamento ausiliario (1.952 euro) e il bullone e il dispositivo antifurto ruota (122 euro).
Un mezzo speciale. Con una limitazione, che dobbiamo ricordare. La quasi totalità dei pick-up in Italia è immatricolata come come autocarro N1. Pertanto l’uso del veicolo deve essere conforme all’immatricolazione.
Quindi le persone a bordo devono essere “addette all’uso o alla movimentazione delle cose trasportate”. Il che, alle nostre latitudini, purtroppo ne restringe il campo di utilizzo.
Ultima modifica: 17 Settembre 2020