di Giuseppe Tassi
Amalfi. La vocazione è chiara fin dal nome. Una Ferrari da vivere, fresca e spumeggiante come il mare da cartolina della Costiera.
Dopo Portofino e Roma, ecco la nuova coupè dei sogni sfilare sotto gli occhi dei giornalisti nei colori Verde Costiera e Bianco Artico, livree perfette per trasmettere il messaggio di un’auto da vivere fra panorami incantati ma anche in pista o nella vita di ogni giorno.

Sara’ in vendita dal gennaio 2026 al prezzo di 240 mila euro e promette di moltiplicare i sogni degli appassionati grazie a una versatilità che la rende unica nel suo genere. Un po’ granturismo e un po’ auto da corsa, due anime riunite in una linea essenziale: elegante da vedere, sportiva da guidare.
Ferrari Amalfi, numeri speciali
Sotto il cofano, allungato ed elegante, ruggisce il V8 biturbo da 3.855 cc e 640 cv, 20 in più rispetto alla Ferrari Roma. A detta del capo dei motoristi, l’ingegner Fulgenzi, il valore prestazionale dell’Amalfi va ben oltre il divario di potenza.

La nuova nata si arrampica con agilità fino al tetto di 170.000 giri quale regime di rotazione delle turbine, tocca i 320 orari e scatta da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi.
La grande elasticità del motore è favorita anche dalla centralina derivata dalla 296 GTB, dai quattro robusti collettori di scarico, dall’uso di un olio meno viscoso e dal cambio automatico a 8 rapporti che regala fluidità assoluta nel passaggio da una marcia all’altra.
Il rapporto di 166 cv per litro è esaltato anche dall’aerodinamica che garantisce un carico di 110 kg a 250 km orari.
La linea filante, il fondo ridisegnato rispetto alla Roma e l’ala posteriore attiva offrono un 4 per cento in più di efficacia aerodinamica. L’ala si apre e assume due posizioni differenti a seconda di velocità e accelerazione.
Sul piano della guidabilità Amalfi regala una esperienza doppia
In modalità Wet e Comfort l’auto è perfettamente stabile, sembra viaggiare sui binari e non crea alcuna apprensione al guidatore, trasmettendo un senso di assoluta sicurezza.
Nelle modalità Sport e Race la dinamica è invece quella di un’auto da pista con i sistemi di controllo SSC 6.1, il Brake by wire che riduce di 10 metri il tempo di frenata e l’Abs Evo a garantire equilibrio di assetto.
Il volante classico, con manettino incorporato, recupera tasti meccanici più facili da usare anche al tatto senza distogliere l’attenzione dalla strada.
Il design di Flavio Manzoni ci consegna una creatura pulita ed essenziale che rinuncia alla grande griglia della Roma per proporre una linea più moderna, giocata fra l’intersezione di due volumi: il muso a squalo pronunciato e la parte posteriore con il cuneo rappresentato dalle fiancate.
Il motto “la semplicità è una complessità risolta ” ha guidato i designer Ferrari, spingendoli a togliere angoli, a smussare spigoli, fino a guadagnare una linea di assoluta purezza
Il tema dell’ala sospesa che inghiotte anche i fanali, è presente sia nel frontale, dove la griglia è ridotta e abbassata, che nel posteriore. Una creatura armoniosa e pura, la Amalfi, che conferma questa tendenza negli interni.
Il nuovo volante a tasti fisici, lo schermo centrale touch fruibile da guidatore e passeggero e il riassetto degli spazi anteriori rendono la vettura più comoda e vivibile.
E un tocco di raffinata eleganza arriva dal bridge interno in alluminio anodizzato, una lunga striscia monolitica che passando per il tunnel centrale percorre tutto l’abitacolo.
In cerca di una definizione per tradurre il carattere e il potenziale di Amalfi, l’ingegner Galliera l’ha definita “una hypercar in abito da sera“. Il vestito sembra quello giusto.
Ferrari Amalfi, tutte le foto ufficiali
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Ultima modifica: 14 Luglio 2025