Viaggia veloce come le sue auto la redditività di Ferrari nel primo trimestre del 2022. Lo dicono i grafici snocciolati dal ceo Benedetto Vigna, alla guida del Cavallino da otto mesi («Qui ho trovato volontà di progresso e una passione unica», ha spiegato agli analisti).
Ed ecco i suoi numeri: nei primi tre mesi dell’anno la casa di Maranello ha totalizzato ricavi netti per 1.186 milioni, in crescita del 17,3%. Uno solo il segno meno, relativo alla consegna di motori a terzi (-17,8% e 37 milioni), che riflette la diminuzione delle consegne a Maserati a ridosso della scadenza del contratto nel 2023. Vanno bene, oltre alla vendita auto, anche i proventi del comparto sponsorizzazioni e proventi relativi al marchio, attestati sui 109 milioni, +19,6%.
L’Ebitda di Ferrari è di 423 milioni, in crescita del 12,5% rispetto all’anno precedente e l’Ebit a 307 milioni, con un aumento del 15,4%. L’utile netto, infine, è stato pari a 239 milioni, in aumento del 16,4% rispetto all’anno precedente, e diluito per azione si attesta 1,29 euro per titolo rispetto a un euro e 11 cent del primo trimestre 2021. L’indebitamento industriale cala a 136 milioni, rispetto a 297 milioni al 31 dicembre 2021.
È in crescita il numero di auto consegnate nel trimestre, che sono 3.251 auto, 480 unità in più (+17,3%) sullo stesso trimestre 2021.
Potrebbero essere di più?
Non risulta, e non è previsto da Vigna, che chiarisce: «I nostri risultati sono guidati dai ricavi, non dalle consegne di auto». Consegne che rimarranno alte ma, spiega il ceo, «si tratta di una capacità in linea con la forchetta già indicata e non abbiamo in programma investimenti per aumentarla», poiché «il punto di riferimento sarà sempre l’esclusività».
Anche il Cavallino ha sofferto per il caro-energia e per l’approvvigionamento dei chip ma «I problemi che ci sono stati li abbiamo gestiti», assicura Vigna, che ricorda come «il 100% di ciò che è strategico per la sua produzione»,
Ferrari continua e continuerà «a realizzarlo in casa». Qualche accenno finale su Purosangue, il nuovo modello di Suv (un inedito a Maranello) che arriverà entro l’anno e «al suo cuore batterà il più iconico motore Ferrari di tutti i tempi, il nostro naturalmente aspirato V12».
Vigna ammette di avere guidato la nuova auto sulle colline vicino a Maranello: «Ha l’agilità e il divertimento nel guidare tipico delle nostre sportcars».
Simone Arminio
Ultima modifica: 6 Maggio 2022