Ferrari torna alla grande sfida di Le Mans con la 499P | VIDEO

3973 0
3973 0

di Giuseppe Tassi

Le Mans è una parola magica, un mantra per gli appassionati del Motorsport. Il 10 e 11 giugno 2023, la 24 ore del mito ritroverà al via, dopo cinquant’anni, il marchio Ferrari.

L’hypercar, che segnerà il grande ritorno del Cavallino nel mondiale  Endurance (WEC), è stata svelata in anteprima alla stampa in un box del circuito Dino Ferrari a Imola.

E poi offerta agli sguardi dei 500 clienti del Cavallino rampante, radunati sul Santerno da tutto il globo per le finali mondiali.

L’auto chiamata a rinverdire il mito della Rossa, che a Le Mans vanta nove storici trionfi, è  un prodigio di tecnologia e di soluzioni aerodinamiche ardite. Il capo del progetto Antonio Coletta, la definisce “un omaggio al passato e un manifesto del futuro“.

Si chiama 499P, dove P sta per Prototipo (una sigla in uso da sempre per le auto destinate al mondiale Marche) e il numero allude alla cilindrata unitaria.

Le hypercar della Rossa per il WEC saranno due ed esordiranno nella 1000 miglia di Sebring, primo atto del campionato il 17 marzo 2023.

Porteranno i numeri 50 e 51: il primo indica gli anni di distanza dall’ultimo Prototipo Ferrari in pista (1973) e il secondo è un numero che storicamente ha portato grandi successi alla Casa di Maranello.

Piloti: pazza idea a Le Mans?

Nessun indizio, al momento, sui piloti che porteranno la Rossa a Le Mans ma la voluta ricerca di una data che non si sovrapponesse al campionato di F1, lascia aperte le ipotesi più ardite. Compresa quella che vuole una delle due vetture affidata a Leclerc e Sainz.

Di certo chi la guiderà avrà per le mani un gioiello tecnologico destinato a esportare poi i suoi contenuti sulle auto di serie.

Quanto ha già lavorato

La 499P ha già percorso 12 mila km di collaudi ma lo sviluppo dell’hypercar  è ancora in pieno corso.  Davanti ai nostri occhi sfila un’auto che unisce la pulizia della linea a dettagli (come le tre code aerodinamiche del posteriore) che la avvicinano a una Batmobile.

Lo sviluppo aerodinamico vuole ottimizzare i flussi d’aria e moltiplicare l’effetto suolo.

E nel singolare equilibrio dei volumi giocano un ruolo importante anche i passaruota con ampia fenditura nella parte superiore per favorire anche il raffreddamento dei freni.

L’impianto frenante è molto sofisticato perché combina la necessità di rigenerare energia tipica delle vetture ibride con la iper-efficienza richiesta ai freni.

Come nasce la potenza

Il sistema ibrido si basa su un 6 cilindri a 120 gradi  con doppio turbo, che sviluppa 680 cavalli.

Il motore termico è in posizione centrale posteriore, alle spalle della stretta cabina di guida. Il sistema si completa con un motore elettrico da 272 cv alimentato da una batteria con tensione nominale da 900 Volt e con un cambio sequenziale a 7 marce.

Come previsto dal regolamento del mondiale Endurance,  499P dispone della trazione integrale e  il peso è contenuto in 1030 kg (grazie anche alla intera scocca in carbonio).

La livrea rossa è intaccata da strisce gialle che richiamano la città di Modena: una colorazione ben augurante per il nuovo progetto.

Si parte per vincere

L’obiettivo dichiarato di Ferrari è di tornare a vincere un campionato mondiale Endurance e la 24 ore di Le Mans, che ne è da sempre la gara simbolo.

La concorrenza sarà agguerritissima con Toyota, Audi, Porsche in prima fila. Ma gli uomini di Maranello sono certi che la 499P possa scrivere nuove pagine di storia dell’auto.

Cinquant’anni dopo quel 1973, quando un certo Bernie Ecclestone convinse Enzo Ferrari ad abbandonare il mondiale Marche per concentrarsi solo sulla Formula1 . Ora è tempo di chiudere questa lunga parentesi.

Ferrari 499P, le foto ufficiali

Leggi ora: Ferrari 296 GTS, la prova su strada della spider da sogno

Ultima modifica: 2 Novembre 2022

In questo articolo