Piacere di guida allo stato puro, questa è Ferrari 296 GTS. Ovvero Gran Turismo Spider, versione a cielo aperto della 296 GTB, Gran Turismo Berlinetta.
Formidabili le sensazioni che abbiamo provato alla guida di questo capolavoro di Maranello. Che pone il Marchio italiano un passo in avanti nell’eccellenza..
L caratteristica distintiva del modello sta nel tetto retrattile rigido, chiamato RHT, che si apre e si chiude in 14 secondi, anche in marcia fino a 45 km/h. Una soluzione perfetta, sia per la funzionalità, sia per lo stile.
La massa aumenta di 70 kg (1.540 kg totali) rispetto alla coupé, ma, grazie a numerosi accorgimenti, al volante si provano le stesse emozioni. La 296 GTS sfoggia un design perfetto: elegante e pulito. Eslcusivo.
Sempre proporzionato, omaggio al passato, in particolare alla 250 Le Mans del 1963, e fedele agli stilemi moderni. Un grande equilibrio.
La 296 GTS esalta appena ci siede a bordo. Le regolazioni sono semplici, non tutta la plancia rivolta al guidatore. Informazioni chiare, sulla consolle centrale i comandi di marcia a pulsante che richiamano la mitica griglia del cambio delle GT anni Sessanta, Settanta e Ottanta.
Senza dubbio il volante è il centro di comando, con le palette in carbonio per gestire cambio a doppia frizione a otto Marce. Spiccano i due manettini. A destra quello analogico per le modalità di guida, a sinistra quello digitale a tocco per regolare la elettrificazione: Hybrid (standard all’accensione), eDrive (solo elettrico, fino a 25 km con la batteria da 7,45 kWh), Performance e Qualify. Un poker di piacere.
Lo zenit è a 830 cavalli di potenza di sistema. Erogati dal V6 biturbo di 2 litri da 663 cv e dal motore elettrico da 167 cv, posto tra il propulsore benzina e il cambio. Esuberante la coppia di 740 Nm.
Spicca un dato, da 0 a 200 km/h in 7,6 secondi. L’abbiamo guidata, sempre a tetto aperto da Fiorano a Forte dei Marmi: statale, breve tratto di autostrada e soprattutto Appennino e pianura nel misto.
Perfetta la posizione di guida, esaltata anche dall’ottimo isolamento dell’aria all’interno dell’abitacolo. Nessun vortice e fino a velocità di codice autostradale pochissimo fruscio.
Il plus di 296 GTS è la eccezionale facilità di guida. Alle basse andature o anche spremendola, esalta. Precisa, agile, sempre sui binari. Esaltata da motore, telaio e un’elettronica che va in simbiosi con le caratteristiche di chi sta al volante.
Il lavoro in sincrono del V6, sempre il grande protagonista, e del propulsore elettrico è ottimale. Il 6 cilindri urla fino a 8.500 giri, con un suono, grazie anche alla disposizione a V di 120°, riprende quello del mitico V12. Il simbolo storico della Casa.
Si viaggia solo in elettrico a cielo aperto, e fino a 135 km/h. Indovinata la scelta di un acceleratore molto sensibile allo stile di guida. Appena si chiede più potenza, chiama in causa subito il V6.
Il prezzo? Da 320.000 euro, ma i primi due anni di produzione sono già tutti assegnati.
Ultima modifica: 22 Novembre 2022