Federauto “La UE scherza col fuoco, forzando con l’auto elettrica rischia il disastro”

Massimo Artusi, presidente di Federauto, esprime forte preoccupazione. Critica l’approccio della Commissione UE verso l’auto elettrica. Artusi evidenzia i segnali di scarso successo sul mercato.

«È sorprendente l’accanimento terapeutico che la Commissione UE mostra di voler esercitare nei confronti dei veicoli elettrici nonostante gli evidenti segnali di scarso appeal che emergono dal mercato reale e i drammatici effetti su industria e lavoro già manifestatisi».

L’ “Industrial Action Plan” europeo rischia di aggravare la crisi. Questo piano favorisce una sola tecnologia, quella elettrica. Artusi sottolinea la debolezza di questa strategia dirigistica. La Commissione sembra ignorare le dinamiche del mercato.

Massimo Artusi Federauto © Francesco Vignali Photography
Massimo Artusi Federauto © Francesco Vignali Photography

L’occasione persa e le critiche all’UE

Artusi definisce questo piano un’ennesima occasione sprecata. Gli interventi a supporto del settore si rivelano inefficaci. La quota di mercato dell’auto elettrica è solo del 15%. Il trend di vendita è in calo.

L’emendamento sui target CO2, che concede più tempo alle case automobilistiche, non risolve il problema. Artusi critica la scelta mono-tecnologica di Bruxelles. La decarbonizzazione rischia di essere compromessa.

Strategie alternative per la decarbonizzazione

Per Artusi, è necessario un cambio di strategia. Bisogna puntare sulla decarbonizzazione, non solo sull’elettrificazione. Propone di rivedere il metodo di calcolo della CO2. Superare le emissioni al tubo di scarico è fondamentale.

È essenziale modificare i regolamenti su auto (LDV) e veicoli pesanti (HDV). Artusi invoca il principio di “neutralità tecnologica“. Accoglie con favore i ripensamenti sul vecchio Green Deal. Tuttavia, ritardare le scadenze non è una soluzione.

Ursula von der Leyen
Ursula von der Leyen

Il ruolo dei concessionari e il “Non Paper”

I concessionari continueranno a subire pressioni commerciali. L’obiettivo è immatricolare veicoli elettrici che il mercato non richiede. Federauto sostiene il “Non Paper” del Governo italiano. Questo documento, appoggiato da 15 Paesi, è un riferimento strategico.

Artusi auspica che l’Europarlamento e il Consiglio Europeo adottino misure compatibili. Le dinamiche di mercato e dell’ambiente devono essere prese in considerazione. È necessaria una profonda revisione dei regolamenti sui target CO2. L’approccio deve essere pragmatico e pluritecnologico.

I dati chiave

  • Quota di mercato auto elettriche in Europa: 15% (in calo)
  • Critica all’ “Industrial Action Plan” della Commissione
  • Richiesta di “neutralità tecnologica” nei regolamenti CO2
  • Supporto al “Non Paper” del Governo italiano
  • Preoccupazione per le pressioni commerciali sui concessionari

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Ultima modifica: 6 Marzo 2025