Ecotassa auto, Fiat Chrysler Automobiles s’è schierata chiaramente contro la decisione del Governo. Pietro Golier, CEO di FCA per EMEA è stato ferreo in una lettera consegnata al consiglio della Regione Piemonte. “Il sistema di bonus-malus inciderà significativamente sulla dinamica del mercato, in una fase di transizione del settore estremamente delicata. Modificando le assunzioni alla base del nostro piano industriale”.
Bonus Malus 2019, come funziona
FCA ha fatto arrivare la lettera al posto della sua presenza in Regione per illustrare il suo piano. Nello specifico sulle fabbriche piemontesi di Mirafiori e Grugliasco. “Se tale intervento fosse confermato fin dal 2019 si renderà necessario un esame approfondito dell’impatto della manovra e un relativo aggiornamento del piano. Al momento non abbiamo ancora visibilità su quale sarà lo scenario normativo nei prossimi anni”. Gorlier non l’ha mandata a dire.
Ci sentiamo di sottolineare il fatto che gli scenari, con l’Europa che stila delle regole e i governi, i sindaci e le amministrazioni che ne aggiungono delle altre, non sono coerenti. Creando una situazione di disagio per i cittadini che devono muoversi. E ovviamente per i costruttori, che non possono cambiare al volo progetti che impegnano anni.
Il problema è molto chiaro. Molto più della metà delle auto nuove pagherà la sovrattassa. Non certo un incentivo a rilanciare l’economia e i consumi. Inoltre, non è prevista la rottamazione di veicoli obsoleti.
Infatti persiste la miopia di non prendere atto che una vettura Euro 2 anche se di piccola cilindrata inquina molto di più di una vettura nuova.
Ultima modifica: 13 Dicembre 2018