Le donne al volante sono più virtuose degli uomini

Le donne al volante sono più virtuose degli uomini. Si ribalta la frittata? Almeno sulle auto aziendali è così.

Lo racconta la ricerca Donne e auto aziendali: un’opportunità per i Fleet Manager per rendere più efficiente la gestione della flotta”. Realizzata dal Corporate Vehicle Observatory di Arval Italia in collaborazione con Econometrica. E presentata a Milano nel corso di Fleet Manager Academy, evento dedicato agli acquirenti e gestori di flotte aziendali.

Un terzo dei Fleet Manager intervistati dichiara, infatti, che le donne scelgono modelli di auto diversi da quelli preferiti dagli uomini. Prediligendo il comfort (nel 31% dei casi), la semplicità nell’utilizzo del mezzo (28%) e gli interni spaziosi (20%). E tali differenze si riscontrano anche nella scelta degli allestimenti, per il 45% dei Fleet Manager.

Le station wagon, le auto compatte e i SUV sono le categorie di veicoli più richiesti dalle donne. Che, al momento della scelta, sono guidate soprattutto dalla ricerca di sicurezza (considerata un fattore prioritario, con il valore più alto assegnato, 79 su una scala da 1 a 100), dal comfort interno (68) e dall’ampiezza del bagagliaio (65).

L’attenzione alla sicurezza è confermata anche dall’importanza che rivestono i dispositivi di assistenza alla guida. Tra i quali i sensori di parcheggio rivestono il ruolo principale (attribuito un valore di 77 da 1 a 100). Seguiti dalla telecamera posteriore (67.5) e dai sistemi di frenata automatica (64.2).

Per quanto riguarda l’atteggiamento alla guida, la ricerca sfata i luoghi comuni più diffusi. Il tasso di sinistrosità delle donne assegnatarie di auto aziendali risulta infatti uguale (per il 59% dei Fleet Manager). O additittura minore (per il 35%) rispetto a quello degli uomini. E, allo stesso modo, il 45% dei Fleet Manager afferma di registrare lo stesso numero di sanzioni per infrazioni al codice della strada per tutti i loro driver, uomini o donne che siano. Mentre il 47% registra un numero inferiore per le donne.

Non emergono differenze significative tra driver uomini e donne nella scelta dell’alimentazione. E nella propensione all’utilizzo di servizi di mobilità condivisa, come car sharing o car pooling, e nell’adozione di strumenti di telematica.

Donne al volante: ancora poco considerate

A fronte delle  esigenze mostrate dalle donne driver di auto aziendali, solo il 14% delle aziende prevede programmi concepiti per venire incontro alle loro specifiche necessità. Fornendo assistenza nella scelta dei modelli e degli allestimenti (il 25% di queste). O prevedendo corsi di guida sicura (il 53%).

Ultima modifica: 16 Marzo 2017