Un pieno di potenza e di muscoli. Dodge Charger Widebody, la super berlina a quattro porte esibisce la carrozzeria allargata. Charger è un nome mitico negli USA. A fine anni Sessanta era una due porte, una muscle car, la rivale di Ford Mustang. Famosa per il duello con la concorrente nel film Bullitt con Steve McQueen e anche per il telefilm Hazzard dove rispondeva al nome di Generale Lee.
Negli anni Charger è diventata una quattro porte, lunga ben 510 centimetri. E la due porte si chiama Challenger, come noto. Ma il mito continua. Widebody sono letteralmente le “corpo largo” ovvero si presentano con i passaruota più ampi di quasi nove centimetri. Carreggiate allargate, muscoli che si vedono e poi cerchi forgiati da 20 pollici, abbinati a pneumatici Pirelli 305/35 con impianto frenante Brembo e nuovo spoiler posteriore per completare un impatto notevole.
Un allestimento in stile Dodge, molto “forte”, realizzato per due versioni. Dodge Charger Hellcat da inizio 2020 saranno tutte Widebody, mentre per le Scat Packil kit sarà a richiesta. Beneficiano oltre dell’estetica, anche di un notevole trattamento meccanico. Ovvero molle e barre antirollio aggiornate e più rigide, ammortizzatori Bilstein a controllo elettronico e un rinnovato servosterzo elettrico. Per le partenze a ruote fumanti ci so o il launch assist, il launch control e il line lock.
717 cavalli
Dodge Charger Hellcat Widebody ha il suo cuore nel V8 Hemi sovralimentato con compressore da 717 cavalli. Abbinato al cambio automatico a otto marce. Accelera da 0 a 96 km/h in 3,6 secondi, divora  i 400 metri in 10,96 secondi e tocca di 315 km/h di velocità massima. Come una supercar.
Charger Scat Pack Widebody dispone del V8 aspirato da 492 cavalli copre il quarti di miglio in 12,4 secondi. Per chi volesse verificare il sistema di infotainment Uconnect grazie alla applicazione SRT Performance Pages permette di registrare le performances delle due Widebody in tempo reale. Proprio mentre le ruote fumano.
Ultima modifica: 1 Luglio 2019