Il crollo del consumo carburante, benzina e gasolio, durante il Coronavirus ha tolto 5 miliardi di euro di gettito fiscale allo Stato italiano.
Nel primo semestre 2020 la spesa per il carburante è stata di 9,4 miliardi di euro inferiore rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il calo è di quasi un terzo: -32,6%. Dovuto ad una forte riduzione dei consumi (-26,7%) causato essenzialmente alla pandemia e ad una più modesta contrazione del prezzo medio alla pompa che è calato del 6,45% per la benzina e dell’8,55% per il gasolio.
Questi dati emergono da un’elaborazione condotta dal Centro Studi Promotor sulla sua banca dati sui prezzi e consumi di benzina e gasolio per autotrazione diffusi dal Ministero dello Sviluppo Economico.
I cali dei prezzi del primo semestre sono dovuti all’andamento del costo del greggio che ha determinato una tendenza negativa che ha caratterizzato tutto il periodo per lasciare poi spazio a partire dalla fine di maggio ad una tendenza di segno opposto. Cioè a moderati aumenti dei prezzi alla pompa, così come sono evidenziati nei grafici allegati.
Un problema anche per il fisco
L’effetto pandemia – sottolinea Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – ha avuto un impatto molto pesante anche per il Fisco. Che, per i mancati introiti delle accise e dell’Iva su benzina e gasolio venduto alla pompa, ha subito un calo del gettito che sfiora i 5 miliardi.
Mentre la componente industriale, cioè la parte del prezzo alla pompa che va alla produzione e alla distribuzione dei due carburanti, ha subito una contrazione di 4,4 miliardi.
Ultima modifica: 22 Luglio 2020