Citroen AMI, la prova su strada in città. Mobilità urbana alternativa

5249 0
5249 0

Non chiamatela automobile! Piuttosto AMI di Citroën è parente di un monopattino, ma con quattro ruote e un tetto sopra la testa. Il concetto è il medesimo, estrema flessibilità di mobilità urbana e pure ecologica.

È elettrica, si ricarica in tre ore da una normale presa di corrente da 220 volt, ha un’autonomia di 75 chilometri, ha due posti secchi e il bagagliaio non è previsto. Dunque non pensate neppure per un momento di poterci fare le vacanze, o il week-end o la settimana bianca.

E se, per caso, vi viene voglia di andare al supermarket, il posto per i sacchetti della spesa non c’è, a meno che non siate da soli. Ma in città è uno sballo.

Ripresa bruciante come tutte le elettriche, anche se è impossibile superare i limiti di velocità (arriva solo a 45 km/h), si parcheggia facilmente grazie alle dimensioni ultraridotte (è lunga 2,41 metri, larga 1,39 e il diametro di sterzata è di soli 7 metri) e può essere lasciata anche nei posti riservati ai motorini.

Infatti, Ami è a tutti gli effetti equiparata ai ciclomotori (definizione: quadriciclo leggero), si guida a 14 anni col solo patentino AM (perciò senza l’assillo della patente a punti) e può accedere ai centri urbani e alle ztl.

La batteria agli ioni di litio, con una potenza di 5,5 kWh (garantita 8 anni), è posta sotto il pianale, il cavo per la ricarica è posizionato nella portiera lato passeggero e bastano solo tre ore per ricaricarla alla presa di casa o del box.

A bordo il comfort è assicurato dall’altezza dell’abitacolo (1,52 metri), da un buon riscaldamento e la visibilità è ottima grazie alle ampie vetrate e al tetto panoramico di serie.

Da notare che i vetri laterali sono basculanti e si aprono spingendoli verso l’alto come sulla mitica 2cv (Deux Chevaux o più familiarmente Deuche). In più ci sono acuni vani portaoggetti e una nicchia ai piedi del passeggero per riporre un trolley da cabina.

Di primo acchito, quello che colpisce è il design avveniristico, decisamente simmetrico (anteriore e posteriore uguali), con le portiere che si aprono in modo opposto (quella del passeggero controvento). Un’identità del «famolo strano» connaturata al marchio Citroën. Ami sarà ordinabile in Italia da metà novembre e le consegne da gennaio 2021.

Citroen Ami

Al lancio, contando i vari incentivi previsti ed ecobonus, costerà solo 5.430 euro comprensivi della rottamazione di un veicolo della stessa categoria, è cioè anche un semplice ciclomotore!

Ma perché acquistarla se, con la formula «A la carte», si può scegliere fra car sharing e noleggio a lungo termine (lo slogan è: da un minuto a un anno), secondo l’uso che ne vuol fare il cliente.

Chi la volesse acquistare, invece, pagherà un anticipo di 1.990 euro (1.260 con rottamazione) e una serie di piccole rate di 19,99 euro al mese per 35 mensilità.

Qualche neo, comunque, Ami ce l’ha: le sospensioni sono un po’ rigide, non c’è il servosterzo e manca pure lo specchietto centrale, surrogato dai due laterali di forma circolare. Quando si guida, ovviamente, l’occhio corre sempre a cercare lo specchietto centrale tradizionale. Bisognerà abituarsi

Cesare Paroli

Citroen AMI a Milano, la galleria fotografica

 

Ultima modifica: 20 Ottobre 2020

In questo articolo