Chery, oltre 7.000 dipendenti nei centri ricerca e sviluppo

Passo dopo passo, Chery ha sempre avuto grande attenzione al mercato internazionale. E proprio per affermarsi nei numerosi Paesi in cui è presente, ha costruito un “ecosistema automobilistico” competitivo e all’avanguardia, raccogliendo talenti, perseguendo tecnologie di ultima generazione e lavorando con costanza per creare un marchio di fama mondiale e in grado di competere a tutti i livelli.

Leggi ora: tutte le news su Chery

Chery oltre 7.000 dipendenti nei centri ricerca e sviluppo 2 700x525

Dalla fondazione nel 1997, Chery Automobile ha formato quattro industrie principali: Chery Group, Chery Automobile, Chery International e Chery Product, oltre a 7 settori di attività principali, tra cui automobili, ricambi auto, servizi moderni, finanza, rete intelligente, spedizioni e immobili, coprendo così una direzione di sviluppo diversificata dell’intera catena industriale di Chery.

In quanto settore principale di Chery Group, l’industria automobilistica ha definito due divisioni: autovetture e veicoli commerciali. Si avvalgono entrambe di gamme complete che coprono tutti i segmenti, dagli “entry level” ai “luxury level”. Ma c’è una cosa che in Chery sta diventando sempre più importante: è la Ricerca e Sviluppo, sostenuta da ingenti investimenti e portata avanti da un team di esperti.

L’attenzione all’innovazione

L’innovazione non è solo una parte cruciale della strategia di sviluppo di Chery, ma anche la fonte dello straordinario miglioramento della Casa. Chery ha spinto sull’innovazione sin dall’inizio della sua fondazione e oggi si sforza per diventare un’impresa basata sulla tecnologia. A tale scopo, Chery ha dato vita a ben 5 centri di ricerca e sviluppo per un team complessivo di oltre 7.000 talenti che provengono da oltre 10 Paesi diversi e che hanno maturato esperienza presso altre Case automobilistiche di grande prestigio tra cui Jaguar Land Rover, General Motors, Ford e Hyundai. Chery può contare un patrimonio di oltre 14.000 brevetti.

Nella sua storia Chery ha sviluppato in modo indipendente più di 20 motori e ha gestito la produzione di prodotti con cilindrata compresa tra 0.8 e 2.0 litri. Nove di questi motori hanno vinto il titolo di “China Best Ten Engine”. Inoltre, Chery è anche la prima azienda automobilistica in Cina a occuparsi internamente della progettazione e la realizzazione di intere trasmissioni, con un livello avanzato internazionale della sua qualità.

Chery oltre 7.000 dipendenti nei centri ricerca e sviluppo 1 700x525

La sfida dell’elettrificazione

Per quanto riguarda la tecnologia “NEV” (sigla che sta per New Energy Vehicles), Chery ha una gamma che copre veicoli elettrici puri (BEV), veicoli ibridi plug-in (PHEV), veicoli a celle a combustibile (CNG), veicoli a idrogeno, ecc.

Negli ultimi anni, Chery ha accumulato forti competenze tecniche in vari campi attraverso l’innovazione. Inoltre, Chery sta cercando di svilupparsi a livello globale nel suo layout strategico, diventando la prima impresa automobilistica in Cina ad esportare veicoli, pezzi di ricambio, motori, tecnologie e attrezzature per la produzione di veicoli in Paesi e regioni esteri. Finora, Chery ha creato 10 stabilimenti e 1.500 punti vendita e assistenza al di fuori della Cina consolidando la propria presenza sul mercato automobilistico in Asia, Europa, Africa, Sud America e Nord America.

Con 20 anni di attività verso l’estero, i prodotti Chery sono stati venduti in oltre 80 mercati in tutto il mondo e hanno conquistato il favore di 2 milioni di utenti stranieri. Chery non solo si è attestata al primo posto tra i marchi cinesi in termini di volumi di vendita riservate all’esportazione di autovetture per 19 anni consecutivi, ma è diventato anche il primo marchio automobilistico cinese il cui volume annuale delle esportazioni ha raggiunto i 200.000 veicoli.
È con questa attenzione alla ricerca e con una solida organizzazione in campo internazionale che Chery arriverà nel 2023 in Italia e in altri mercati europei, concentrandosi su tecnologie di ultima generazione e a basso impatto ambientale.

Ultima modifica: 7 Dicembre 2022

In questo articolo