Una mazzata, il caro benzina non accenna a diminuire. In seguito ai rincari che si sono susseguiti durante l’estate, e dopo un periodo di relativa quiete a fine agosto, i prezzi dei carburanti sono di nuovo tornati a salire.
Secondo le rivelazioni settimanali del Ministero della transizione ecologica, il prezzo medio in modalità self service della benzina è aumentato di 5 centesimi al litro, arrivando a 1,655 euro, mentre il diesel si è attestato a 1,504 euro al litro, in aumento in questo caso di 4 centesimi rispetto al monitoraggio della settimana precedente.
Ieri, intanto, l’Unione nazionale consumatori ha denunciato che «dall’inizio dell’anno, ovvero dalla rivelazione del 4 gennaio scorso, un pieno da 50 litri è aumentato di 10 euro e 68 centesimi per la benzina, e di 9 euro e 25 centesimi per il gasolio». Il rincaro registrato dei carburanti è rispettivamente del 14,8% e del 14%.
Mentre su base annua la stangata per gli automobilisti denunciata dall’Unione nazionale consumatori è pari a 256 euro all’anno per la benzina e di 222 euro per il gasolio.
Il pieno costa oltre 10 euro in più
In un anno, dalla rilevazione del 7 settembre del 2020, ovvero quando il prezzo della benzina era pari a 1,398 euro al litro e il gasolio a 1,282 euro al litro, un pieno da 50 litri costa invece 12 euro e 84 centesimi in più per la verde e 11 euro e 12 centesimi in più per il diesel, con un rialzo, rispettivamente, del 18,4% e del 17,4%.
Per l’Unione nazionale consumatori si tratta di un «rincaro che equivale, su base annua, a una mazzata pari a 308 euro all’anno per la benzina e a 267 euro per il gasolio». Davvero troppo.
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Ultima modifica: 8 Settembre 2021