Bugatti Divo ruba lo show a Pebble Beach. Era attesissima e le aspettative non sono state deluse. La nuova hypercar alsaziana, dedicata ad Albert Divo bi-vincitore della Targa Florio negli Anni ’20, si è finalmente svelata. Ne saranno prodotti solamente 40 esemplari: ovviamente tutti già venduti a un prezzo di partenza di 5 milioni di euro. Il motore è lo stesso della Chiron, il W16 da 8.0 litri e 1.500 cavalli, ma si tratta di un’auto molto più agile da guidare grazie a un’aerodinamica ottimizzata e agli aggiornamenti a sospensioni e telaio.
“La divo è fatta per le curve“, ha detto il presidente Stephan Winkelmann. Sul piano stilistico si tratta di una riconoscibile Bugatti. Dalla tipica griglia anteriore alla pinna. E’ stata però molto curato l’aspetto aerodinamico, ad esempio con nuove feritoie che favoriscono il raffreddamento dell’impianto frenante. L’aspetto è più aggressivo della Chiron.
I fari anteriori sono ora ad andamento verticale, quelli posteriori sono in versione 3D e ora integrati nella griglia. Un omaggio alle vetture del passato è la pinna, che corre lungo tutto il tetto fino all’alettone posteriore aiutando a creare turbolenze sullo spoiler. La carrozzeria è in tinta unica bi-tono. Il Titanium, Liquid Silver si accoppia in contrasto con il Divo Racing Blue che punteggia feritoie, prese d’aria e dettagli lungo tutta la vettura. La stessa tonalità è poi applicata agli interni in Alcantara.
Come detto salta subito all’occhio la cura aerodinamica con cui è stata costruita la vettura. L’appendice più vistosa è sicuramente l’alettone posteriore. Misura 1,82 metri ed è il 23% più largo di quello della Chiron. Il risultato è una maggiore efficenza aerodinamica e una maggiore downforce (90 kg in più della Chiron). Rinnovato anche il diffusore che ora accoglie quattro scarichi.
Per una maggiore guidabilità sono stati necessari alcuni compromessi. Ad esempio, è stato aumentato il camber e questo ha portato a un abbassamento della velocità di punta rispetto alla Chiron. La Divo raggiunge i 380 km/h contro i 420 km/h della “sorella”, rispetto alla quale è però più leggera di 35 kg.
Ultima modifica: 25 Agosto 2018