Bologna allarga tangenziale e A14, nel 2022 via ai lavori del Passante

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Il Passante arriva all’ultimo miglio. L’opera di allargamento di tangenziale e autostrade, dopo anni matti e disperatissimi di stop and go, rinvii, polemiche e proteste, dovrebbe aprire i cantieri nel 2022. Manca la delibera di conformità urbanistica, ultimo atto formale che spetta al Comune di Bologna (con quello di San Lazzaro) per dare finalmente il via libera all’iter con la chiusura della Conferenza dei servizi a gennaio del nuovo anno.

La prossima settimana potrebbe essere la volta buona per il capoluogo emiliano, mentre a San Lazzaro è stato fissato un consiglio comunale il prossimo 29 dicembre: sarà in quella sede, a quanto si apprende, cheprobabilmente arriverà la delibera di giunta da approvare. Una delibera, comunque, che era attesa già da mesi, ma con la campagna elettorale di mezzo, le primarie del centrosinistra (tra Lepore e la sindaca di San Lazzaro, appunto, Isabella Conti) e le alleanze in fieri, si è preferito posticipare.

Un posticipo che ha portato dei frutti, secondo i desiderata del neo sindaco di Bologna Matteo Lepore, che nell’attesa ha convinto la gamba sinistra della sua maggioranza, Coalizione civica (che prima era all’opposizione) a digerire questa infrastruttura con tutta una serie di migliorie green.

La bollinatura è arrivata il 20 novembre da Autostrade che ha accolto la maggior parte delle proposte del Passante di nuova generazione, frutto del patto con Coalizione Civica. «Da qui, l’obiettivo è puntare a chiudere la fase uno in cinque anni, nel 2027.

La fase due, invece, è tutta da pensare, progettare», ha spiegato il mese scorso il primo cittadino che ha dato il via libera anche a una cabina di regia per monitorare la realizzazione del Passante e del Tram, l’altra opera in ballo che dovrebbe rivoluzionare la mobilità del capoluogo emiliano.

In tutto si parla di investimenti di 8,5 miliardi, oltre due miliardi proprio per il Passante. In attesa di espropri e cantieri – già nel mirino dell’opposizione di centrodestra che a ogni piè sospinto rilancia il Passante Sud e critica l’opera in arrivo – l’amministrazione già disegna un’infrastruttura del futuro con materiali fonoassorbenti per ridurre l’impatto inquinante, sistemi di ricarica dinamica in un chilometro di autostrada, piazzole di sosta per la ricarica elettrica sia delle auto sia dei mezzi pesanti.

Infine, la digitalizzazione del raccordo autostradale, compatibile con la guida automatica, senza pilota, con un ’dialogo’ tra infrastruttura e veicoli. L’opposizione promette battaglia, rigettando la narrazione di un ridotto impatto inquinante, sebbene si progetti un Osservatorio proprio per monitorare l’eventuale sforamento dei parametri, che, nel caso, potrebbe comunque sospendere l’opera.

Nel frattempo, gli occhi sono puntati alle prossime tappe. Se la delibera finale, come anticipato, dovrebbe arrivare a breve in giunta, in ogni caso dopo servirà un passaggio in commissione e il placet finale in Consiglio comunale.

Se tutto andrà come previsto, sotto l’albero di Natale (l’ultima finestra utile sarebbe dal 20 al 23 dicembre) avremo l’ultimo atto per far partire l’iter. Tra il 18 e il 19 gennaio del nuovo anno, terminati i brindisi di saluto al 2021, toccherà alla Conferenza dei servizi.

Le parole del sindaco «Tangenziale e autostrada non chiuderanno mai».

Insomma, dopo decenni di liti tra Passante Nord, Sud e di mezzo, si passa alla via dei fatti (seppur tra le polemiche) per tentare di disintasare il crocevia d’Italia, lo snodo tra A1, A14 e A13 all’ombra delle Due Torri. Sui cantieri e i disagi che verranno, il sindaco Lepore ha dato, intanto, una rassicurazione per il lungo periodo dei lavori: «Tangenziale e autostrada non chiuderanno mai».

di Rosalba Carbutti

Ultima modifica: 11 Dicembre 2021