Blocco Diesel Euro 5 rinviato al 2026

Il Blocco Diesel Euro 5 è stato rinviato. Un importante cambiamento legislativo concede un prezioso respiro ai veicoli Diesel Euro 5 in circolazione sul territorio. La sospensione delle limitazioni di circolazione è ora differita all’ottobre 2026, conferendo maggiore flessibilità.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti esprime grande soddisfazione per la deliberazione ottenuta. Il Ministro Salvini ha riconosciuto il notevole valore dell’iniziativa legislativa approvata con successo.

La nuova disposizione normativa sul rinvio del Blocco Diesel Euro 5 interessa le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Le restrizioni alla circolazione avranno priorità nei centri urbani con oltre 100.000 abitanti.

Motori Diesel Mercedes

Blocco Diesel Euro 5, la nuova flessibilità per le amministrazioni locali

La soglia di applicazione delle limitazioni è stata elevata da 30.000 a 100.000 residenti. Dopo l’ottobre 2026, le regioni avranno maggiore autonomia decisionale. Potranno escludere il Blocco Diesel Euro 5  dal loro territorio. Ciò avverrà adottando misure compensative idonee a ridurre le emissioni nell’aria.

L’ impatto complessivo di tali azioni dovrà essere coerente con gli obblighi europei vigenti. La Lega ha celebrato con forza il significativo risultato legislativo ottenuto.

Un futuro equo per la mobilità sostenibile

Elena Maccanti e Alessandro Benvenuto hanno definito la precedente previsione normativa “ideologica“. Ritennero che avrebbe “messo in ginocchio” molte famiglie, lavoratori ed imprese.

Il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto ha definito la proroga del Blocco Diesel Euro 5 una “scelta di buon senso“. Ha sottolineato l’esigenza di conciliare la tutela della qualità aria con le necessità.

Si presta attenzione alle esigenze di tutti i cittadini ed imprese sul territorio. La transizione verso una mobilità sostenibile deve essere equilibrata e graduale per tutti.

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Blocco Diesel Euro 5, conseguenze economiche e ambientali della scelta

Il Codacons indica che il rinvio preserva circa 1,3 milioni di vetture in Italia. Senza la proroga, tali veicoli avrebbero avuto il blocco auto nei grandi centri.

Questa limitazione oraria era prevista tra le 8:30 e le 18:30 di ogni giorno. L’associazione ha evidenziato l’assenza di una seria politica di incentivi statali.

La mancanza di incentivi è cruciale per il rinnovo del parco auto italiano esistente. L’Italia presenta un parco veicoli tra i più datati dell’intera Europa.

Diesel gasolio

Prospettive per un ambiente migliore in futuro

Il Codacons sollecita le regioni ad agire con determinazione e grande urgenza. Devono implementare misure strutturali per il miglioramento della qualità aria e della salute.

Le regioni hanno a disposizione un anno supplementare per la preparazione. Possono trarre vantaggio da un’ulteriore opportunità per lo sviluppo di interventi.

L’obiettivo primario rimane la garanzia di un ambiente salubre per tutti i residenti. Una facoltà importante per le regioni consiste nell’anticipare le limitazioni di traffico.

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Ultima modifica: 8 Luglio 2025