di Elena Comelli
Finita la pandemia e le restrizioni collegate, Autostrade per l’Italia ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile in crescita a 927 milioni (contro 587 milioni nei primi nove mesi del 2021), grazie alla ripresa del traffico autostradale, aumentato del 12,2% rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso, mantenendosi tuttavia ancora al di sotto dei livelli pre-Covid (-2,5% rispetto ai primi nove mesi 2019).
La ripresa degli investimenti ha caratterizzato questa nuova fase del gruppo, tornato in mano pubblica, dopo lo scandalo del Ponte Morandi, nel maggio scorso, a 22 anni dalla privatizzazione, con la cessione dell’88% in capo ad Atlantia a favore del consorzio formato da Cdp (51%), Blackstone (24,5%) e Macquarie (24,5%).
La società è passata di mano per poco più di 8 miliardi, la stessa cifra per cui era stata privatizzata nel 2000, con un piano strategico già scritto 14,5 miliardi di investimenti e 7 miliardi di interventi in manutenzione da qui al 2038.
Tra fine settembre e inizio novembre, Aspi ha sottoscritto sette nuove linee di finanziamento per 850 milioni, con scadenza media 4,5 anni. Considerati i dati di traffico consuntivati fino alla fine del mese di ottobre 2022 (+10,8% rispetto al 2021 e -2,2% rispetto al 2019) «è ragionevole prevedere volumi di traffico in miglioramento per l’esercizio in corso», ma ancora sotto il livello del 2019.
Di conseguenza, la società «stima che i ricavi netti da pedaggio» di Autostrade per l’Italia per l’esercizio 2022, potranno attestarsi in un intervallo compreso tra 3 e 3,1 miliardi, «confermando sostanzialmente quanto comunicato nella Relazione finanziaria annuale 2021».
Autostrade, ricavi operativi per 3,152 miliardi di euro
In questi primi nove mesi della nuova era, i ricavi operativi si attestano a 3,152 miliardi di euro, in aumento di 286 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2021. In particolare, i ricavi da pedaggio ammontano a 2,835 miliardi di euro, in aumento di 260 milioni rispetto al periodo di confronto. Gli altri ricavi operativi ammontano a 317 milioni nei primi nove mesi 2022 (contro 291 milioni).
Sale anche l’Ebitda, pari a 1,887 miliardi, in aumento di 291 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2021. I costi operativi netti ammontano complessivamente a 1,265 miliardi (1,270 miliardi nel periodo di confronto).
Autostrade, la manutenzione
In particolare, i costi di manutenzione nei primi nove mesi 2022 sono stati pari a 264 milioni a fronte di 345 milioni dell’analogo periodo del 2021, che includeva 88 milioni per la ricostruzione del Ponte Morandi (8 milioni nei primi nove mesi 2022).
Nei primi nove mesi del 2022 gli investimenti operativi di Aspi e delle società concessionarie del gruppo ammontano complessivamente a 614 milioni di euro. In particolare, sono proseguiti i lavori relativi al potenziamento della terza corsia della A1 nel tratto compreso tra Barberino e Firenze Nord e nel tratto compreso tra Firenze Sud ed Incisa.
Tra le attività completate si segnala l’apertura al traffico avvenuta a marzo 2022 di 17,5 km di ampliamento della A1 tra le stazioni di Barberino e Calenzano (Firenze nord) e l’apertura al traffico di 4 km della seconda tratta della Terza corsia tra Firenze Sud e Incisa, avvenuta a maggio 2022; la realizzazione della quinta corsia della A8 Milano- Lainate per ulteriori 2,6 km; la realizzazione delle opere sul territorio relative all’ampliamento alla terza corsia della A14 Rimini-Porto S. Elpidio.
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Ultima modifica: 12 Novembre 2022