Droni con tecnologia laser e telecamere ad alta definizione: utilizzare il digitale per far crescere la sicurezza e la gestione dei rischi in autostrada è uno degli aspetti fondamentali delle attività di Movyon. «Argo è la piattaforma di monitoraggio digitale delle infrastrutture, realizzata con Ibm e Fincantieri» dice l’amministratore delegato Lorenzo Rossi.
Viene già utilizzata su tutti i 4000 ponti, viadotti e cavalcavia delle rete di Autostrade per l’Italia. Ma non solo: è in corso la ’mappatura digitale’ di oltre 130 ponti in Liguria, mappatura che porterà alla creazione di un ’digital twin’ dell’infrastruttura.
«I droni, che hanno una apertura alare di oltre un metro e mezzo, sono costruiti appositamente da Fincantieri – spiega Rossi – . Partono dal terra, sotto al ponte, per ispezionarlo in ogni punto. Chi viaggia in autostrada non si accorge di questa operazione: la parte superiore del ponte viene monitorata con una telecamera con angoli particolari, che permette al drone di esaminare anche la parte superiore posizionandosi sotto l’orizzonte del ponte, per evitare che chi guida venga distratto».
L’operazione di mappatura verrà completata entro ottobre
«In questo modo – prosegue Rossi – avremo la versione completamente digitalizzata della struttura. Chi oggi ispeziona un ponte deve andare fisicamente sul luogo per verificare i difetti, calarsi dall’alto con apposite gru, una operazione che comporta disagi e rallentamenti al traffico. Inoltre, l’ispezione digitale garantisce un livello superiore di dettaglio: è come se l’ispettore vedesse il ponte a 5 cm di distanza. I difetti, una volta riscontrati vengono localizzati, classificati e posizionati esattamente nello spazio».
Questa oggettizzazione è un passaggio fondamentale: «Faremo scansioni ogni tre mesi – prosegue Rossi –, così sarà possibile seguire l’evoluzione del difetto con una precisione estrema, impossibile con l’analisi ad occhio nudo. E l’intelligenza artificiale, monitorando l’andamento, darà supporto a chi deve prendere decisioni per interventi di correzione».
Il safety management passa anche per la gestione del traffico pesante e delle merci pericolose
«È già attivo su due tratti della A4 e della A27 un sistema di rilevamento e tracciamento in tempo reale delle merci pericolose, che per legge sono segnalate sul veicolo – spiega Rossi –, la nostra tecnologia rileva le segnalazioni e costruisce una mappa ’calda’ del rischio, ad esempio per il passaggio in galleria o per la sosta nelle aree ristoro».
Così il sistema permette ai gestori di organizzare la viabilità, i presidi e gli impianti di sicurezza in funzione di questa particolare tipologia di flussi. Verrà attivato invece nei prossimi giorni sulla A3, a Salerno, il primo sistema in Italia per il monitoraggio e il controllo dinamico dei mezzi pesanti: «In concreto, con la nostra tecnologia siamo in grado di ’pesare’ i mezzi mentre camminano – dice l’ad di Movyon –, e prendere azioni che prevengono o indirizzano il veicolo pesante, ad esempio consentendo o non consentendo l’accesso in autostrada, in funzione del peso eccessivo». Senza dimenticare la possibilità di programmare la manutenzione del manto autostradale, sulla base dei flussi e dei relativi pesi su una specifica tratta.
Franca Ferri
Ultima modifica: 24 Maggio 2021