Auto usate in Europa, ecco i mercati più e meno sicuri

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Quando si parla di mercato dell’usato, ogni Paese europeo ha gli stessi problemi. A prescindere che si tratti di frodi del chilometraggio, di danni nascosti o di auto troppo vecchie – tutti fattori che aumentano le probabilità di scegliere una macchina di scarsa qualità – ciò che spesso manca a qualunque mercato dell’usato è la trasparenza, dalla quale dipende la sicurezza. Naturalmente, la situazione nelle diverse zone d’Europa varia, il che può essere spiegato dalla situazione economica e dalle peculiarità regionali.

CarVertical, la piattaforma specializzata nel ricostruire la storia dei veicoli, ha condotto una ricerca per determinare in quali Paesi l’acquisto di un’auto usata è più rischioso.

Com’è stata condotta la ricerca?

Questa ricerca si basa sui dati dei report reali delle auto acquistate dai nostri clienti in un arco di 12 mesi. Ciò ha permesso di avere un quadro completo del mercato dei veicoli usati in Europa, consentendo agli esperti di confrontare la situazione dei diversi Paesi.

Affinché il confronto funzionasse, carVertical ha creato il suo Market Transparency Index, ovvero Indice di Trasparenza del Mercato, che si basa su 6 fattori:

  • percentuale di auto con chilometraggio contraffatto
  • numero medio di chilometri scalati dal contachilometri 
  • percentuale di veicoli danneggiati
  • valore medio del danno
  • quota di auto usate importate
  • età media delle auto controllate

Poiché questi fattori non hanno la stessa importanza nel definire la trasparenza di un mercato, gli sono stati attribuiti pesi diversi nell’Indice. Ad esempio, al numero medio di chilometri scalati è stato dato un peso maggiore rispetto all’età media dei veicoli controllati.

Secondo Matas Buzelis, responsabile delle comunicazioni di carVertical:

aver effettuato un numero così elevato di verifiche della storia delle auto ci ha consentito di stabilire dei modelli appartenenti ai diversi mercati e di seguirne l’evoluzione”.

Secondo la ricerca di carVertical, il mercato delle auto usate nei Paesi dell’Europa occidentale è più trasparente rispetto a quello dell’Europa orientale. Inoltre, non dovrebbe sorprendere il fatto che la maggior parte dei veicoli dell’Est siano importati da paesi come Germania, Francia o Italia.

Il Regno Unito è il Paese più trasparente tra i 23 classificati con l’Indice di Trasparenza del Mercato. Tuttavia, questo non significa che il mercato britannico dei veicoli usati sia esente da problemi. Di tutte le auto controllate da carVertical nel Regno Unito, il 14,5% aveva il chilometraggio manomesso e il 21% aveva subito dei danni; ciò suggerisce che gli acquirenti non dovrebbero fidarsi ciecamente dei venditori. Il Regno Unito ha anche la percentuale più bassa di auto importate: il 10,7%.

La Germania è al 2° posto con il 12,6% di veicoli con chilometri scalati e il 21,3% di veicoli danneggiati. Il Paese è anche il più grande produttore di automobili in Europa e il 26,8% dei veicoli usati sul proprio territorio viene importato dall’estero.

Italia con un primato virtuoso

Stando all’Indice, l’Italia ha la percentuale più bassa di auto danneggiate: il 16,6%. Anche la percentuale di auto con chilometri scalati è relativamente bassa: l’11%, mentre solo il 32,1% dei veicoli nel Paese è stato importato.

“Tutti questi Paesi sono attori cruciali dell’industria automobilistica. Germania, Italia e Francia producono molti veicoli e alimentano anche il resto della regione con auto usate attraverso l’esportazione”, afferma M. Buzelis.

Le multe per frode sul chilometraggio in Francia sono fino a 10 volte superiori rispetto ad alcuni paesi dell’Est, il che si traduce in un basso numero di auto con chilometraggio manomesso: solo il 9,6%. Tuttavia, il 28,5% delle auto sulle strade del Paese è risultato danneggiato, il che è significativo. La Francia importa il 54% dei suoi veicoli usati, che è il numero più alto tra i mercati in cima alla classifica.

La trasparenza nell’Europa centrale è nella media

I Paesi dell’Europa centrale, come Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia, sono posizionati nel mezzo della classifica di trasparenza del mercato di carVertical. Questi Paesi hanno un’elevata penetrazione delle importazioni, insieme a un numero elevato di veicoli danneggiati.

La metà delle auto usate in Cechia viene importata dall’estero. Il 51,6% delle auto è danneggiato e l’11,4% ha il contachilometri manomesso.

La vicina Slovacchia ha percentuali di auto importate ancora maggiori: il 58,5%, mentre il 57,7% dei veicoli è danneggiato e 1 su 9 ha chilometraggio falsificato.

La situazione nel mercato delle auto usate è simile anche in Ungheria, con il 52,6% delle auto importate, il 55% danneggiate e il 12,7% con chilometri scalati. Sebbene la percentuale di veicoli con contachilometri manomesso sia una delle più basse, 10,3%, la Croazia ha un numero significativo di auto importate, 69,3% e il 56,4% di veicoli danneggiati.

L’Europa orientale ha i maggiori problemi di trasparenza del mercato

L’acquisto di un’auto usata in Lettonia, Lituania, Ucraina o Romania è un’attività rischiosa, poiché molti veicoli hanno danni nascosti, rollback del chilometraggio e altre falsificazioni. Le truffe sono comuni e molti acquirenti ne sono rimasti vittime.

Il mercato automobilistico meno trasparente è quello lettone. Qui il 23,6% di tutti i veicoli controllati su carVertical è risultato avere il chilometraggio manomesso. La situazione in altri Paesi dell’Europa orientale è simile: la Romania ha il 19,6% di auto con chilometri scalati, l’Ucraina il 15,6% e la Lituania il 18,1%.

L’Ucraina detiene il record delle importazioni di automobili: oltre l’80% dei veicoli presenti nel Paese proviene dall’estero, seguono Lettonia (75,5%), Romania (67,2%) e Lituania (75,3%).

Molte auto provenienti dai Paesi dell’Europa occidentale arrivano danneggiate, poi vengono riparate e vendute come nuove. Ecco perché la percentuale di auto danneggiate nell’Est Europa è molto alta. In Lituania il 59% dei veicoli è danneggiato, in Lettonia il 57,5%, in Romania il 57% e in Ucraina il 46,7%.

“Una quota considerevolmente più alta delle importazioni di auto usate  – spiega M. Buzelis – è uno dei motivi principali per cui i Paesi dell’Est sono molto più colpiti dalle frodi. Le importazioni fanno aumentare direttamente i tassi di falsificazione del chilometraggio: il monitoraggio di tali crimini richiede un grande sforzo, in particolare quando si tratta di transazioni transfrontaliere“.

Gli italiani potrebbero non essere ben informati sulle truffe legate alle auto

Come la maggior parte dei Paesi dell’Europa occidentale, l’Italia ha un mercato delle auto usate relativamente trasparente, tuttavia, ciò non significa che la situazione sia perfetta. Poiché gli automobilisti dell’Europa orientale sono più consapevoli delle varie truffe, sono molto più cauti. Gli italiani si trovano ad avere a che fare con meno frodi, per questo sono meno inclini a pensare e scoprire che qualcuno potrebbe aver alterato il contachilometri dell’auto o sostituito parti danneggiate con pezzi di ricambio scadenti, vendendo poi il veicolo come nuovo.

1 auto su 9 in Italia ha avuto il rollback del chilometraggio, è un numero considerevole. Il valore medio di rollback è di 50.305 km e ciò fa sì che un acquirente paghi più del dovuto un veicolo e, sulla base delle letture errate, abbia difficoltà a pianificarne la manutenzione.

L’età media di un’auto usata controllata su carVertical in Italia è 8,3 anni, il che colloca il Paese al 4° posto della classifica, dietro solamente a Slovenia, Slovacchia e Croazia.

Leggi ora: a ottobre il mercato delle auto usate in Italia tra alti e bassi

Ultima modifica: 16 Novembre 2022