Clamoroso, auto termiche oltre il 2035. UE fissa il limite riduzione emissioni al 90%

Dietrofront clamoroso, qualcuno è rinsavito e ha guardato in faccia la realtà. La Commissione europea si prepara a modificare un pilastro fondamentale del Green Deal.

L’organo esecutivo continentale dovrebbe annunciare un passo indietro significativo. La revisione normativa riguarda l’eliminazione delle auto termiche  dal 2035. La svolta è attesa per martedì 16 dicembre.

L’auspicio è che il provvedimento possa rimediare allo stallo causato dal Grean Deal all’industria europea dell’auto.

Alfa Romeo Quadrifoglio motore V6 - auto termiche

Un accordo politico cruciale

Un accordo politico è stato definito tra i vertici istituzionali. L’intesa è stata raggiunta dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.

Il leader del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber, ha confermato il risultato dell’incontro. Dopo intense negoziazioni a Bruxelles la decisione è stata presa. L’addio all’obbligo del tutto elettrico sarà confermato.

Ursula Von der Leyen
Ursula Von der Leyen, dietrofront sul “tutto elettrico”. Le auto termiche hanno un lungo futuro

Auto termiche, i nuovi obiettivi del 90%

Il divieto totale per i propulsori termici risulta formalmente escluso. Il nuovo obiettivo di riduzione media sarà fissato al 90 % delle emissioni di CO2.

La nuova soglia si applicherà ai nuovi veicoli immatricolati dal 2035. “Per i nuovi veicoli immatricolati dal 2035 sarà obbligatoria una riduzione del 90% delle emissioni di CO2 per gli obiettivi di flotta delle case automobilistiche, non più del 100%“. Non vi sarà l’obbligo del 100 % neppure a partire dal 2040.

Neutralità e posti di lavoro

Il Costruttore automobilistico non dovrà più raggiungere il 100 % di riduzione. I motori a combustione interna potranno continuare a essere prodotti. La scelta garantisce la neutralità tecnologica promessa. Il Costruttore invia così un segnale importante all’intera industria automobilistica.

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Auto termiche e posti di lavoro

L’obiettivo è salvaguardare decine di migliaia di posti di lavoro industriali. I motori attualmente costruiti in Germania potranno continuare a essere venduti. La “chiara posizione” del cancelliere tedesco Friedrich Merz aveva pesato sulla decisione. Una missiva congiunta, firmata da Giorgia Meloni e altri capi di governo, ha sostenuto la modifica.

Weber ha commentato il risultato ottenuto con soddisfazione. Ha dichiarato: “Con questo risultato, manteniamo le nostre due promesse più importanti: restiamo impegnati per la neutralità climatica, ma garantiamo anche la neutralità tecnologica. In tal modo inviamo un segnale importante all’intera industria automobilistica e garantiamo decine di migliaia di posti di lavoro industriali“.

 

Le 5 cose da sapere su … la revisione dello stop alle auto termiche nella UE:

  1. La Commissione europea dovrebbe annunciare un passo indietro sullo stop ai motori termici previsto dal 2035.
  2. L’accordo è stato raggiunto tra la presidente Ursula von der Leyen e il leader del Ppe, Manfred Weber.
  3. Per le auto immatricolate dal 2035, l’obiettivo di riduzione delle emissioni medie di CO2 sarà del 90 %, non più del 100 %.
  4. L’accordo garantisce la neutralità tecnologica e promette di tutelare decine di migliaia di posti di lavoro industriali.
  5. La decisione è stata influenzata dalla posizione tedesca e da una lettera congiunta inviata da diversi capi di governo, inclusi Giorgia Meloni.

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Ultima modifica: 12 Dicembre 2025