Auto km 0, un fenomeno tutto italiano, Ecco come funziona

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Auto km 0, ecco un fenomeno tutto italiano. L’auto è ancora il primo desiderio per tantissimi. E i numeri sono in crescita. Lo evidenzia Osservatorio Auto Findomestic 2017. La ricerca, effettuata in 15 Paesi industrializzati con domande poste a 8.500 consumatori, indica che l’88% di questi considera l’automobile come “uno strumento indispensabile, di cui è impossibile fare a meno”. Percentuale che sale addirittura al 90% in Italia.

Lo studio  spiega poi che dal 2009 al 2016 la vendita di auto nuove è cresciuta nel mondo di 28,8 milioni di unità (+45%). Cioè da 62,2 a 91 milioni.
Secondo alcune previsioni, si potrebbero raggiungere i 100 milioni nel 2020.

Sono poi evidenziate altre due importanti considerazioni. Per l’88% del campione (l’87% degli italiani) l’auto è uno “strumento di libertà”, mentre per il 93% “permette risparmi di tempo”.

Per quanto riguarda l’Italia, lo studio sottolinea, però, soprattutto un fenomeno. Quello della vendita di auto a chilometri zero, cioè immatricolate dai concessionari per esposizione, come vetture dimostrative o per “fare numero”, e rivendute ai privati con forti sconti e con pochi o nessun chilometro all’attivo.

Dal 2015 al 2016 questo tipo di offerta è aumentata del 27,2%. E “Continua a essere decisamente rilevante nel 2017 con oltre 130.000 veicoli (fonte Dataforce) già immatricolati tra gennaio e maggio (+71,9% su gennaio-maggio 2015)“. Insomma, più che di un fenomeno temporaneo, si tratta di una vera e consolidata “modalità commerciale conosciuta dal 92% dei consumatori. E il 71% degli italiani (il 66% delle donne) ne dà una definizione corretta“.

In base ai dati Doxa, il 14% degli intervistati ha già acquistato un’auto km zero. E il 95% sarebbe propenso a comprarne una “a fronte di uno sconto che secondo il 61% del campione deve attestarsi tra il 15 ed il 30%”.

Al riguardo, l’Osservatorio Auto di Findomestic sottolinea. “Il 36% dei consumatori si dice intenzionato ad acquistare la prossima auto a km zero. Il 21% si dichiara orientato all’acquisto di un’auto nuova. Il 10% di un’auto usata. 3 su 10 sono indecisi. Tra questi soprattutto le donne (37%)“.

Come si riflette questo fenomeno, nelle vendite?

Al giorno d’oggi, un’auto su tre viene immatricolata negli ultimi tre giorni del mese. Difficile che si tratti di una mania dei clienti che li spinge a comprare auto in quel periodo.

Stilando un’ipotetica Top Ten delle Km 0 più vendute su www.autouncle.it negli ultimi due mesi, si scopre che in testa ci sono le auto del gruppo Fiat. E che, in generale, nella Top Ten abbiamo circa 26mila auto appartenenti al gruppo FCA. Non è un caso, visto che la Fiat fu la prima casa a lanciare la “moda” in Italia.

E per quanto riguarda i modelli in vendita?
Altro dato interessante: le regioni del nord raggruppano i tre quarti delle km 0 disponibili sul mercato. Va specificato che il numero di auto disponibili trovate da www.autouncle.it è però solo la “punta dell’iceberg”.

Ad esempio, se un concessionario ha 50 Fiat Punto km 0 disponibili, con le stesse caratteristiche ma magari di colore diverso, è probabile che pubblichi un solo annuncio. Risulta quindi difficile, se non impossibile, sapere quante siano effettivamente le km 0 in vendita.

Tornando ai modelli km 0 più venduti, si scopre che è ancora la Fiat a condurre la classifica. Con la 500L, la Panda e la 500 sul podio. Da notare (oltre allo “stupore” per il mancato primo posto della Panda) che tra i primi due posti ci sono comunque differenze di quasi 2mila esemplari a modello.

Nella nostra Top si affaccia poi, timidamente, il gruppo Audi-Volkswagen a chiudere la classifica. L’unico “extra FCA”, insieme alla Jeep Renegade al quinto posto.

L’altro dato rilevante è che, a parte quest’ultima e la 500X a metà classifica, la Top non vede presenti modelli SUV. A dimostrazione che la categoria non attiri così tanto, per quanto riguarda le km zero.

Un dato che sembra “cozzare” col resto dello studio Findomestic. Molti dei votanti dichiaravano di scegliere un’auto “da sfoggiare”, e nello studio i suv venivano infatti considerati i più adatti. In Italia, nel 2016, è stato così per il 27% dei votanti (contro l’11% del 2011).

Da segnalare, poi, sempre restando a Fiat, la Tipo (quella venduta in meno giorni) e la Punto (quella dal prezzo medio più basso).

Le auto km 0 sono immatricolate a nome delle varie concessionarie per poi essere rivendute con forti sconti. In quanto ufficialmente usate (chi le compra di fatto è il secondo proprietario). Questa politica consente di liberare i piazzali delle fabbriche, di sveltire il processo produttivo. E, soprattutto, di far chiudere il bilancio del mese con un segno positivo.

A fine mese si fanno i conti …

La fine del mese per ogni concessionaria è critica. Per chi è quotato in Borsa significa quindi tenere alte le quotazioni dei Titoli. Per tutti gli altri può voler dire anche solo far bella figura con le case madri all’estero. Del fenomeno si parla da anni, ma negli ultimi tempi, complice la crisi, i numeri sono enormi. Pur pagando un veicolo molto meno, spesso i clienti sono contrari a questa politica.

Perché comprare un’auto “nuova” che però è stata immatricolata un anno fa e magari ha passato dei mesi sotto il sole o alla pioggia? C’è poi da aggiungere che il valore dell’usato molto giovane crolla di colpo in quanto subisce la terribile concorrenza delle km 0. Al di là di come la si possa pensare sulle km 0, è innegabile che si tratti di una moda molto “italiana”. Nelle altre nazioni il fenomeno è più raro se non totalmente assente.

Ultima modifica: 12 Luglio 2017