Audi A6 3.0 TDI: Diesel, ibrida (leggera) e non paga l’ecotassa. E nemmeno il bollo, a dire il vero, nelle province di Bolzano e Trento. E in dieci regioni: Campania, Emilia-Romagna. Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Valle d’Aosta e Veneto.
Questo è Audi A6 3.0 TDI nella versione col V6 a gasolio da 231 cavalli. Che emette 146 g/km di CO2, ben al di sotto dell’ultimo balzello. Ma oltre a questo dispone del mild hybrid, il sistema a 48 volt. Il cosiddetto ibrido leggero, che contribuisce a recuperare energia in rallentamento e in frenata e aiuta a far ripartire il sei cilindri e a farlo veleggiare.
Tanto è bastato per farla omologare come ibrida sul libretto di circolazione. Ma resta un’auto Diesel in tutto e per tutto. Che si conferma il carburante più efficiente (per il portafoglio e per le emissioni) per chi percorre molti chilometri.
Oggetto della nostra prova una Audi A6 45 TDI 3.0 quattro tiptronic Sport, dotata di trazione integrale e cambio automatico a otto marce. Una ammiraglia “tascabile” (lunga 4,94 metri). Infatti nasce sulla piattaforma MLB Evo, la base delle auto al top del Gruppo Volkswagen. Come Porsche Cayenne o Audi A8, ma pure Lamborghini Urus a Bentley Bentayga.
La Nobiltà c’è tutta, nelle linee esterne, ispirate alla capostipite A8, e negli interni. La plancia è mutuata da A7/A8. Interamente digitale e dominata dall’ Audi Virtual Cockpit con navigazione Mmi Plus e schermo da 10,1 pollici è opzionale, ma merita davvero. Zero tasti fisici, tutto touch, uno spettacolo, ma anche per efficienza. Sono cresciuti spazio interno e bagagliaio (530 litri), Audi A6 3.0 TDI è davvero regale su strada.
A6 Avant, prova su strada della familiare
Con la spinta e la generosità dei 231 cavalli del V6 Diesel e soprattutto dei 500 Nm di coppia. Riprese sempre pronte, coadiuvate dall’ottimo cambio automatico (ZF) a otto marce. Indeciso solo per qualche attimo da fermo, ma è una questione di abitudine.
A 130 km/h si viaggia a 1.650 giri, souplesse totale. Ottimo il comfort di marcia e anche quello acustico: regna il silenzio. Decisivo l’assetto con regolazione elettronica, con adattamento degli ammortizzatori in base alle situazioni di guida. Ch si regola con l’Audi drive select nelle modalità auto, comfort, dynamic, individual, efficiency.
Audi A6 3.0 TDI s’è mostrata maneggevole e precisa negli inserimenti. Dotata dei sistemi di assistenza alla guida di livello 2 di self drive. Ovvero regola da sola la velocità, la distanza di sicurezza e imposta le traiettoria quando (e lo comunica) riconosce le carreggiate. Un ottimo ausilio.
Il mild hybrid di Audi A6 3.0 TDI
La base del sistema è l’alternatore-starter a cinghia (RSG) collegato all’albero motore. In fase di decelerazione può essere recuperata una potenza di 12 kW. L’energia viene immagazzinata in una batteria agli ioni di litio dalla capacità di 10 Ah, alloggiata nella zona posteriore dell’auto.
Nella modalità efficiency consente di “planare” col sei cilindri in folle e spento (fino a quaranta secondi) a velocità comprese tra 55 e 160 chilometri orari. Anche ai semafori si può avvertire la dolcezza, seppur breve, del riavvio elettrico. Lo start&stop funziona fino a 22 km/h.
Un aiuto poco percettibile, ma presente, anche se non far risparmiare molto: 0,7 litri ogni 100 chilometri. Le doti da macinatrice di chilometri di Audi A6 3.0 TDI sono notevoli. Merito del motore Diesel, che col serbatoio da 73 litri (opzionale a 130 euro) può fare tranquillamente oltre 1.000 km con un pieno. La media complessiva che abbiamo tenuto è stata prossima ai 15 km/litro. Un difetto? Il prezzo di partenza è di 62.800 euro non basso, ma destinato a impennarsi con la lista degli optional sterminata e allettante.
Ultima modifica: 23 Dicembre 2018