Astra Sports Tourer, la quinta generazione della wagon di Opel, primo modello del 2022 del Marchio tedesco di Stellantis, lancia la sfida.

Quella della familiare che piace: può una giardinetta tenere botta in un mercato dove crossover e soprattutto Suv fanno il bello e il cattivo tempo?

Certo che può, con il giusto equilibrio tra fascino e praticità, senza essere esagerata”. Parole e musica di Mark Adams, vicepresidente design di Opel, che ci ha raccontato l’ultima nata. Tra pochi mesi arriverà in concessionaria.

Astra Sports Tourer innanzitutto non è da considerare una evoluzione della berlina cinque porte. “Le due vetture – continua Adams – sono state sviluppate in parallelo. Per clienti specifici: la cinque porte più compatta e sportiva, la station wagon più capiente ed elegante. Senza compromessi”.

L’occhio non inganna, la cinque porte è lunga 4,64 metri, ben 27 centimetri in più della berlina. Nonostante questo resta una wagon del segmento C compatta. Ma offre un passo lungo, 2,73 metri, 7 centimetri in più della serie precedente.

Regala più spazio in abitacolo, ma con gli stessi ingombri esterni. Sono cambiate le proporzioni, non la stazza. Abbiamo pensato a una Astra Tourer pratica e dinamica, capace di una maggiore efficienza in ogni situazione”.

Il nuovo corso di stile è bene espresso sulla giardinetta di Russelsheim. “Il frontale Opel Vizor – afferma Adams – è d’impatto. Il fattore distintivo sono le forme scolpite, quasi muscolari, ma complessivamente sobrie. Non ci sono linee che si vanno a sovrapporre. Il tocco più più è dato dal tetto bicolore, che la fa sembrare più lunga e quindi più sportiva”.

Una chicca al posteriore.

Il terzo stop è in verticale, che assieme a due laterali orizzontali regala una illuminazione originale, che richiama l’attenzione di chi sta guidando dietro alla Sports Tourer”.

All’interno è tutta sostanza, con un profondo riguardo per la forma. “Il Pure Panel – prosegue Adams – che caratterizza il nuovo corso del Marchio, è integrato totalmente con la plancia, arriva sin quasi ai vetri. L’obiettivo è di rendere lo scenario digitale il più semplice possibile, anche nei dettagli”.

Infine la discriminante per la tipologia, il bagagliaio. “Ogni comando, come del resto in abitacolo, è facilmente raggiungibile. E’ semplice ribaltare la seconda fila, azionando due leve, una su ogni lato. Il fondo piatto permette semplice accesso o rimozione”.

Opel Astra Sports Tourer (2021)

La capacità di carico è da 608 a 1.634 litri. L’altezza minima della soglia è di 60 centimetri, comoda per le operazioni.

Le carte in regola ci sono, Opel si aspetta molto. “A molti clienti piacciono ancora le auto a tetto basso che possono caricare molto. Le forme dinamiche hanno il loro peso, la sportività è un elemento che teniamo sempre in considerazione. Il nostro scopo è rendere le Opel più desiderabili. Connesse con le emozioni dei clienti, ma sempre dotate di soluzioni pratiche”.

C’è ancora spazio per le giardinette?

Crediamo nelle station wagon: Germania e Italia sono i due mercati più importanti per queste auto in Europa. Astra Sports Tourer è stata pensata per piacere durante tutto il suo ciclo vita. Le familiari dureranno ancora, non certo all’infinito, ma gli estimatori non mancano. Il segreto sta nel bilanciare dinamismo e proporzione, ma senza essere aggressivi”.

Astra familiare nel 2023 arriverà anche la versione al 100% elettrica. All’esordio sul mercato ci saranno i 1.2 turbo benzina da 110 e 130 cavalli, il 1.5 Diesel da 130 cv e le ibride plug-in a benzina da 180 e 225 cavalli con autonomia al 100% elettrica di circa 60 km.

Ultima questione: come si relaziona Adams, inglese, col rigore tedesco?

Astra resta tedesca nella sua essenza, ma non bisogna lasciarsi prendere dagli stereotipi. In Germania in questi decenni è cambiato molto l’approccio nello stile delle auto. Più moderno ed emozionale”.

Ultima modifica: 17 Gennaio 2022