Aston Martin DBX con motori V8 e V12 per la sfida ai Suv di lusso

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Sono stati svelati, a parole, i dettagli della Aston Martin DBX, l’ingresso della Casa inglese nel segmento dei Suv di lusso. Come noto, non ci sarà la motorizzazione 100% elettrica. Si punterà sui V8 e i V12 per la sfida a Lamborghini Urus, Bentley Bentayga, Maserati Levante e Porsche Cayenne.

Andy Palmer, Ceo di Aston Martin, ha parlato ad Autocar svelando alcuni particolari del nuovo Suv in arrivo nel 2019. “Per ottenere praticità e prestazioni non abbiamo sacrificato la bellezza“, sottolinea subito. Rispetto al concept presentato nel 2015 a Ginevra, dotato di motorizzazione elettrica, qualche cambiamento c’è. Non solo sotto il cofano.

La DBX, intanto, sarà a quattro porte e non a due per quattro posti come il concept. Si alzerà anche la linea del tetto per rendere la vettura più pratica e abitabile. “Il mio messaggio è stato semplice quando ho assunto questo ruolo“, racconta Palmer. “Se Aston Martin vuole sopravvivere deve fare un Suv. Ne ho parlato col capo dei progettisti al mio quarto giorno di lavoro. Era ottobre. A marzo abbiamo presentato il concept a Ginevra“.

La DBX sarà la prima Aston Martin con la trazione integrale, anche se al momento non è ancora chiaro se tutti i modelli avranno questa opzione. Per i motori c’è la collaborazione con Mercedes, soprattutto per i V8. Ad esempio il 4 litri AMG biturbo da 503 cavalli. Il top di gamma è il V12 Aston Martin da 5.2 litri da 600 cavalli. Escluse versioni diesel. Sarà invece sviluppato un motore elettrico, con la collaborazione di Williams Advanced Engineering.

Una versione ibrida è stata confermata da Palmer. ma senza l’uso della tecnologia plug-in. Le batterie si ricaricheranno durante la guida, sia recuperando energia dalla frenata sia con l’aiuto del motore benzina. Combinata al V8 AMG da 4 litri, la versione ibrida dovrebbe erogare 800 cavalli di potenza.

Ultima modifica: 31 Agosto 2017