Asaps alla Politica, stop ad aumento sanzioni del Codice della Strada

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Riportiamo dal sito della Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale

ASAPS  lancia un nuovo appello a tutte le forze politiche impegnate in questa campagna elettorale, affinché sia bloccato l’aumento biennale delle sanzioni al Codice della Strada che scatterà il 1° gennaio 2023, perché a causa dell’inflazione ed in particolare dell’indice FOI, indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, ad oggi si prospetta una stangata con un +10% rispetto agli importi attuali.
ASAPS ci aveva già provato esattamente 10 anni fa, era l’ottobre 2012, con l’allora Presidente del Consiglio Mario Monti, ma tutto rimase inalterato con uno scatto in avanti del 5,4%, in un altro momento difficile per l’economia nazionale per le aziende e per le famiglie.

“Premesso che siamo, ovviamente come sempre, per il rispetto del Codice della Strada e per la legalità, corre l’obbligo di ricordare come oggi, di fronte ad una situazione economica veramente critica, post emergenza Covid, con una situazione terribile per gli aumenti di bollette e prezzi in generale, a causa del conflitto in Ucraina – afferma Giordano Biserni, Presidente ASAPS – si rischia che le multe rimangano grida manzoniane, perché questi aumenti esaspereranno gli automobilisti e non verranno mai pagate o solo in minima parte, come dimostrato dai cali di incassi del bilancio dello Stato e degli Enti Locali, in materia di riscossione volontaria. Un blocco dell’aumento previsto per il biennio 2023-2024, in attesa di tempi migliori, non andrebbe ad inficiare le attività complessive di repressione ai comportamenti di  guida più pericolosi. Questa volta le forze politiche ci devono ascoltare, perché troppe volte siamo rimasti come una voce nel deserto, come le richieste di riforma del Codice della Strada, la sospensione della patente per l’uso del cellulare alla guida alla prima violazione, ma questa volta si rischia il “default” stradale”.

L’Ufficio Studi di ASAPS, in base al più recente aggiornamento dell’indice FOI (aggiornamento  biennale  delle  sanzioni amministrative pecuniarie previste dal citato codice in  misura  pari all’intera variazione  dell’indice  dei  prezzi  al  consumo  per  le famiglie di operai e impiegati,  media  nazionale,  che si verificheranno nel biennio compreso tra il 1° dicembre 2020 ed il 30 novembre 2022) pubblicato a luglio 2022, partendo dalla base di dicembre 2020,  porta ad uno stimato +9,8%. La conseguenza è che un semplice divieto di sosta passerebbe dagli attuali 42 euro a 46 euro, l’uso del cellulare alla guida da 165 euro a 181 euro, medesimo importo previsto per il superamento dei limiti di velocità tra i 10 e i 40 km/h, mentre la medesima violazione della fascia tra i 40 e i 60 km/h andrebbe da 543 euro a 597 euro, un accesso abusivo alle zone a traffico limitato o il transito non autorizzato su una corsia riservata al trasporto pubblico da 83 euro a 91 euro.
L’ultimo provvedimento del 31 dicembre 2020, ebbe come conseguenza una diminuzione minima delle multe, con un calo dello 0,2%, e la conseguenza fu una riduzione delle sanzioni 2021-2022 ma solo quelle che avevano un importo superiore a 250 euro, con la stragrande maggioranza di violazioni rimaste inalterate.

Gli aumenti biennio per biennio dall’introduzione del Nuovo Codice della Stradale delle sanzioni amministrative pecuniarie

1) decreto 20.12.1996 G.U. 28.12.1996 nr. 303       +17,5% (quadriennio 1992-1996)
2) decreto 22.12.1998 G.U. 28.12.1998 nr. 301        +21,2%
3) decreto 29.12.2000 G.U. 30.12.2000 nr. 303        +4,8%
4) decreto 24.12.2002 G.U. 30.12.2002 nr. 304        +5%
5) decreto 22.12.2004  G.U. 30.12.2004 nr. 305       +4,1%
6) decreto 29.12.2006  G.U. 30.12.2006 nr. 302       +3,6%
7) decreto 17.12.2008  G.U. 30.12.2008 nr. 303       +5%
8) decreto 22.12.2010  G.U. 31.12.2010 nr. 305       +2,4%
9) decreto 19.12.2012 G.U. 31.12.2012 nr. 303        +5,4%
10) decreto 16.12.2014 G.U.31.12.2014 nr. 302       +0,8%
11) decreto 20.12.2016 G.U.30.12.2016 nr. 304       +0,1%
12) decreto 27.12.2018 G.U.29.12.2018 nr. 301       +2,2%
13) decreto 31.12.2020 G.U. 31.12.2020 nr. 323      – 0,2%
14) decreto DICEMBRE 2022                   STIMA         +10%?

Ultima modifica: 1 Settembre 2022