Alfa Romeo e-SUV sarà una chiave del futuro prossimo del Biscione. A oltre distanza dal grande lancio di Giulia Quadrifoglio (24 giugno 2015) ha davanti ancora una lunga strada. Dopo la berlina è arrivata Stelvio. Il piano lanciato da Marchionne lo scorso 1° giugno prevede sei nuovi modelli. Dopo la tragica scomparsa del CEO di FCA il successore Manley ha confermato il programma.
Alfa Romeo, e anche gli stabilimenti italiani, aspettano ancora una scaletta precisa. La successione dei modelli che andranno in produzione. A breve la “nebbia” dovrebbe diradarsi. Il prossimo modello del Biscione sarà il grande SUV, dedicato soprattutto ai mercati USA e Cina.
Indispensabili per fare “uscire” Alfa Romeo dal plafonamento di 150.000 esemplari l’anno e tendere verso i 400.000 indicati per il 2022. In tutto questo va considerata anche l’uscita di scena di MiTo dopo 10 anni, che inciderà sulle immatricolazioni.
Il nuovo modello sarà un e-SUV, un grande sport utility elettrificato. La piattaforma non è ancor certa. In ballo la Giorgio (di Stelvio e Giulia) in una versione allungata, LWB (Long Wheel-Base). E quella di Maserati Levante, che potrebbe essere prodotta sulla stessa linea a Mirafiori.
Sarà un SUV meno sportivo di Stelvio e più GT. Granturismo inteso come mezzo più votato al lusso, al viaggio e soprattutto allo spazio interno. Un fattore decisivo per i potenziali clienti americani e cinese. Disponibile anche con tre file di sedili, quindi in versione da 7 posti.
Alfa Romeo e-SUV, potenza ibrida
L’altra discriminante sarà la propulsione ibrida. Altro lasciapassare decisivo su molti mercati. Oltre ai turbo benzina, e i Diesel per l’Europa, il grande SUV Alfa avrà una versione con powertrain mild hybrid. Composto da un sistema elettrico a 48 Volt e una turbina ad attivazione elettronica. Probabilmente accoppiati al 2 litri benzina da 280 cavalli. Per una potenza complessiva a oltre 350 cv. Ma contenendo consumi ed emissioni di CO2. Il peso per le dimensioni maggiori e il sistema ibrido, di circa 200 kg in più rispetto a Stelvio, sarà in parte ovviato dalla nuova propulsione.
Roberto Fedeli, Chief Technical Officer di Alfa Romeo e Maserati, ha detto: “Il mild hybrid è una soluzione percorribile senza perdere in personalità della macchina“. Quando arriverà? Non prima del tardo 2019.
Giulietta: arriverà il restyling
Per fare i numeri servirà anche una Segmento C per il mercato Europeo. Non a caso è compresa nel piano industriale come “Giulietta MCA (Mid-Cycle Action)”. Il restyling sarà di quelli “pesanti“, obbligati, perché si tratta di un modello sul mercato dal 2010.
Sarà aggiornato lo stile, ma soprattutto è probabile, quasi certa l’adozione dei nuovi motori modulari benzina. Quelli che hanno fatto il loro esordio su Jeep Renegade. Ovvero il 3 cilindri 1.0 turbo da 120 cavalli e il 1.3 quattro cilindri da 150 e 180 cv. Motori trasversali, che non potranno andare su Giulia e Stelvio che montano propulsori longitudinali.
Ultima modifica: 3 Agosto 2018