Aggressioni a Polizia e Carabinieri su strada, la piaga è in aumento. Vi proponiamo l’analisi e i dati dell’Osservatorio “Sbirri Pikkiati” di ASAPS, che riporta una situazione preoccupante nel primo semestre 2020.
I curatori dell’Osservatorio Sbirri Pikkiati dell’ASAPS hanno fatto un salto sulla sedia quando hanno tirato le somme delle aggressioni alle divise durante i controlli su strada e del territorio nel primo semestre 2020.
Nonostante i due mesi di lockdown con traffico quasi azzerato, e incidenti in netto calo oltre il 50%, nella prima metà dell’anno le aggressioni sono molto aumentate. Forse proprio i controlli anti covid 19 attivati dalle forze di polizia sulle strade possono aver determinato dei picchi nelle reazioni dei conducenti. Ma le aggressioni hanno il segno più anche alla ripresa della mobilità generalizzata. Saranno gli esperti a spiegare il perché di questo rigurgito di violenza. Ma andiamo ai numeri.
Anche nel primo semestre 2020 il barometro delle aggressioni a carabinieri e agenti sulle strade segna una ennesima impennata: sono stati 1.414 gli attacchi fisici registrati dall’Osservatorio Sbirri Pikkiati dell’ASAPS, con un ulteriore preoccupante incremento del 20,6 % rispetto ai 1.123 episodi catalogati nello stesso periodo del 2019.
L’Osservatorio registra i soli attacchi fisici che hanno provocato lesioni refertate presso i ps agli operatori di polizia durante i controlli su strada (escluse quindi le aggressioni avvenute nella gestione dell’Ordine pubblico e le altre non conseguenti al controllo del territorio). Anche nel primo semestre il maggior numero di aggressioni ha riguardato l’Arma dei Carabinieri con 651 episodi. Pari al 46%, ma in calo rispetto al 47,6% dello scorso anno.
Seguono a poca distanza le aggressioni alla Polizia di Stato con 634 episodi (44,8%). In aumento rispetto al 42,2% del primo semestre 2019. 105 gli attacchi alla Polizia Locale 7,4%, in diminuzione rispetto lo scorso anno. Quando la percentuale toccò l’11%. Il 3,5% ha riguardato altri corpi. La percentuale è leggermente superiore a 100 in quanto in alcuni casi nell’aggressione hanno riportato lesioni agenti di corpi di polizia diversi o militari.
Ancora molto preoccupante la percentuale degli stranieri protagonisti delle aggressioni. 557 episodi 39,4%, in calo rispetto al 51% dello scorso anno. In 404 attacchi 28,6%, l’aggressore è poi risultato ubriaco o drogato
In 203 attacchi 14,4% è stata utilizzata un’arma propria o impropria. Bastoni, oggetti o la stessa vettura utilizzata per travolgere l’agente.
Gli ingressi di una divisa al pronto soccorso sono in media 235 al mese cioè quasi 8 al giorno! Come dire che viene rilasciato un referto ogni 3 ore. Una situazione impressionante quella registrata dall’Osservatorio dell’ASAPS.
Una situazione preoccupante
Allora ci ripetiamo ancora. Tutto questo avviene nell’indifferenza pressoché totale dell’opinione pubblica e della stessa politica. Posizione pericolosa e ingenua. Del dilagare della violenza contro le divise sulla strada dovrebbero invece preoccuparsi per primi i cittadini ancor più degli agenti e carabinieri. Che si sentono sempre meno protetti dal sistema. Dopo l’argine ci sono loro proprio i cittadini come destinatari e vittime di una violenza sempre più tracotante. E ormai di fatto quasi impunita.
Solidarietà totale dell’ASAPS alle nostre forze di polizia.
Forlì
Giordano Biserni
Presidente ASAPS
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Ultima modifica: 1 Settembre 2020