Ugo Malossi, 90 anni a tutto gas. Da Bologna per far sognare mezza Italia

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Ho rapito Ugo Malossi. Un bolognese racconta un concittadino che ha fatto sognare di molti ragazzi e non: Lorenzo Moro colpisce ancora. Quando si pensa alla Motor Valley la mente corre inesorabilmente ai “soliti noti”, a quelle grandi aziende da cui quotidianamente escono auto e moto capaci di far girare la testa al mondo.

Fra queste aziende tuttavia ce n’è una il cui solo nome è capace di far ribollire il sangue nelle vene a qualunque appassionato di motori degno di questo nome: Malossi.

Sì, la Malossi delle marmitte elaborate, dei cilindri maggiorati, la Malossi che basta mettere uno sticker (a Bologna li chiamiamo “patacchi”) sul diario di scuola per fargli guadagnare 5 cv, la Malossi che al Motor Show – ah, il Motor Show – faceva letteralmente impazzire i ragazzini scappati da scuola per andare alla celebre kermesse bolognese. La Malossi degli scooter elaborati, insomma, la Malossi che con i suoi kit di elaborazione ha forgiato una generazione di smanettoni e appassionati di motori.

Ugo Malossi da giovane

Una azienda, la Malossi, in splendida forma, tanto quanto il suo titolare, Ugo Malossi, 90 anni compiuti il 31 maggio e che ancora – per la gioia dei suoi dipendenti e dei suoi figli che ora portano avanti l’impresa – alla mattina è il primo ad arrivare in azienda e l’ultimo ad andarsene. Un imprenditore vecchia scuola, visionario, appassionato e padre spirituale di tutti quanti alla mattina si presentano nella sua azienda per portare avanti il suo sogno. 

Un sogno tutto bolognese, nato cresciuto e vissuto fra le mura della Felsinea: San Donato, Via Irnerio, Via del Porto, Via Zanardi, Via Piretti, Via Bastia e infine Via Roma: per molti queste possono essere semplici strade; per Ugo Malossi, 90 anni portati in maniera invidiabile, sono un mantra, un rosario di vie che lui, che questa azienda l’ha fondata, condotta, salvata e infine lanciata nel futuro, ripete e racconta, attraverso aneddoti, avventure e storie fuori dal tempo.

Malossi

È attraverso questi luoghi che la storia della sua azienda, nata come Casa del Carburatore e evoluta nella grande Malossi spa, si snoda e si srotola, fra moto collaudate di notte in quartieri che “qui una volta era tutta campagna” e coraggio imprenditoriale, di quello vecchia scuola, fatto di mani sporche di grasso, una gran voglia di fare e una passione per i motori più forte che mai.

C’è un Cuore Sportivo in questa storia

Ho rapito Ugo Malossi è un documentario su un uomo, una azienda, una storia, un modo di vivere e intendere la passione per i motori. Lorenzo Moro, direttore di RollingSteel, ha voluto raccontarci questa storia “rapendo” Ugo Malossi con un’esca d’eccezione, una Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, scelta proprio per “accalappiare” Ugo, da sempre alfista e ancora fiero proprietario della sua Alfa 164 comprata negli anni ’90.

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Un documentario itinerante attraverso vie, foto, aneddoti e interventi di chi questa azienda l’ha creata, l’ha coltivata e l’ha fatta crescere, trasformando il sogno di un ragazzino nato 90 anni fa nel sogno di una generazione intera, bisognosa di un carburatore maggiorato.

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Ultima modifica: 31 Luglio 2021

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