BMW: il Coronavirus influenzerà la domanda di auto per tutto il 2020

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BMW ha deciso di mantenere una linea di prudenza: secondo l’azienda tedesca la domanda di auto in Europa continuerà a subire le ripercussioni dell’emergenza Coronavirus per tutto il 2020, anche in caso di allentamento di blocchi e riaperture.

Tale convinzione è stata confermata dallo stesso numero uno di BMW, Oliver Zipse, durante una presentazione sugli ultimi risultati finanziari del gruppo BMW. Il ragionamento è molto semplice: è vero che in Cina, dove il grosso dell’emergenza è passato, le vendite stanno tornado ai livelli precedenti alla pandemia. Ma in Europa, sostiene Zipse, la regione di vendita più importante per BMW, la situazione è più variegata rispetto a un mercato omogeneo come quello cinese.

Secondo Zipse “È chiaro che la domanda di auto nei paesi che sono stati duramente colpiti dalla pandemia, come Spagna, Italia e Regno Unito, rimarrà probabilmente relativamente bassa per il resto dell’anno”. Per questo il gruppo BMW ha deciso di rivedere le proprie prospettive finanziarie, prevedendo che i profitti saranno “significativamente” inferiori rispetto al 2019.

“Le misure per contenere la pandemia di Coronavirus”, ha aggiunto Zipse, “sono durate molto più a lungo in molti mercati. È quindi chiaro che i volumei delle consegne in questi bacini non torneranno alla normalità entro poche settimane, come era stato ipotizzato”.

Il ragionamento di Oliver Zipse è in effetti decisamente condivisibile. Qualche dato per capire: le vendite BMW sono diminuite del 20,6% a livello globale nei primi tre mesi del 2020, con un calo del 18% in Europa. Il livello di questo calo ha raggiunto però il 44% nel solo mese di aprile e a livello mondo.

Ultima modifica: 6 Maggio 2020